Prevedibili clamore e polemica allindomani del consiglio comunale di Fondi svoltosi nella serata di marted. Con i voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e quelli contrari dellopposizione di centrosinistra, lassemblea cittadina ha approvato il documento preliminare di indirizzo per la variante generale al Piano Regolatore.Ventuno, per la precisione, i voti a sostegno; sei quelli opposti. La relazione, redatta dallarchitetto Francesco Brancaccio, stata definita dalla maggioranza, ed in particolare dallassessore allurbanistica Salvatore De Meo, un punto di partenza per concretizzare il necessario aggiornamento di uno strumento urbanistico risalente ad oltre trentanni fa, ma non ha invece convinto la minoranza. Con uniniziativa unitaria da parte dei tre consiglieri di Fondi Viva, dei due rappresentanti dellUlivo e dellex consigliere di Forza Italia Padula - che ha costituito come noto il gruppo misto - stato a tal proposito presentato un documento in cui si evidenziano carenze ed omissioni. Le critiche hanno riguardato soprattutto la parte relativa allesame dello stato di attuazione del vigente Piano Regolatore e allapprossimazione di dati, parametri e standard di riferimento sui quali si fondano la crescita demografica, le nuove zonizzazioni, lampliamento delle zone contermini, delle frazioni esistenti, delle zone residenziali e produttive. Sarebbe stato opportuno ha detto il capogruppo di Fondi Viva Fernando Di Fazio, che ha significativamente parlato a nome di tutta lopposizione - procedere prima ad una verifica pi realistica, per accertare la proponibilit e attuabilit delle proposte e ipotizzare solo in un secondo momento, dopo un reale accertamento degli insediamenti abusivi, le ipotesi di sviluppo. Perplessit sono state ribadite relativamente alla mancata considerazione della cancellazione del cosiddetto corridoio tirrenico meridionale e dellistituzione del monumento naturale del lago di Fondi. Due questioni che sarebbero state ignorate dalla relazione programmatica, considerata pertanto anacronistica. Dubbi da parte del centrosinistra anche sullentit delle volumetrie residenziali previste e, ancor di pi, sullincredibile somiglianza del documento con unanaloga relazione. E stato in particolare il capogruppo dellUlivo Massimo Di Fazio a far notare tra lo stupore generale che la met del documento in discussione, costato alle casse comunali oltre sessantamila euro, in pratica identica ad una relazione presentata tre anni fa a Viterbo. A tal riguardo il sindaco Parisella ha replicato sostenendo che oggi esistono schemi codificati e condivisione di norme e principi, tali da accomunare sostanzialmente differenti proposte di studio e di ricerca. Per voce di vari esponenti, la maggioranza ha dunque difeso il documento, confermando che si tratta di un validissimo punto di partenza per un ambizioso progetto atteso da tutta la citt. Lassessore allurbanistica Salvatore De Meo ha evidenziato in particolare che limmagine della citt che emerge dalla relazione programmatica chiara ed individua tre direttrici fondamentali: vale a dire il ricco patrimonio architettonico, storico e ambientale; la presenza del MOF, con tutto lindotto dellagroalimentare, dellartigianato e della piccola industria; la presenza di potenzialit e qualit turistico-ricettive. Nella descrizione dei criteri di indirizzo ha proseguito lassessore volutamente non ci si soffermato nella puntualizzazione di alcuni dati tecnici particolari, che saranno successivamente individuati; ma stata piuttosto proposta una metodologia di lavoro, gi applicata in altri casi, da tener presente nella stesura del nuovo Piano Regolatore, il quale non potr che essere il frutto ed il risultato della potenzialit e delle vocazioni che il nostro territorio esprime nonch delle esigenze e delle aspettative della nostra comunit. Dopo lapprovazione del documento di indirizzo, si dovr ora procedere allaffidamento dellincarico per la redazione della variante. I progettisti dovranno in pratica tradurre in cartografie i criteri di massima elencati nella relazione. Poi il consiglio comunale sar chiamato a discuterne e ad adottare la cosiddetta variante generale che successivamente dovr essere approvata in maniera definitiva dalla Regione. I tempi non si prevedono dunque brevi. Si presume che sar necessario complessivamente non meno di un anno.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 08/02/2007 Ore 14:17