Nuove demolizioni di manufatti abusivi in vista sul litorale di Fondi, in particolare nella zona di Tumulito dove nellautunno scorso sono gi stati abbattuti una settantina di immobili di varie dimensioni, comprese alcune vere e proprie ville.Dal Comune sono infatti partite nei giorni scorsi un centinaio di comunicazioni con le quali si informano i proprietari delle costruzioni che stato avviato il relativo procedimento amministrativo. Una volta ricevuta la segnalazione, coloro che possiedono una casa su quei terreni - vincolati dalle leggi ambientali e idrogeologiche, nonch dagli usi civici dovranno decidere se presentare o meno ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Qualora lo facessero si allungherebbero ovviamente i tempi per l'esecuzione dellintervento di demolizione e di conseguenza anche quelli per il progetto di recupero e rinaturazione della duna. La prima fase degli abbattimenti ha riguardato immobili situati entro gli 80 metri dalla battigia lungo un chilometro e mezzo circa di costa. La seconda fase prevede invece la demolizione degli immobili fino a 200 metri dalla duna, limite segnato dal cosiddetto canale delle Acque basse. Successivamente dovrebbe prendere il via anche una terza ed ultima fase che, nel rispetto del divieto di costruire a meno di 300 metri dal mare, vedr le ruspe impegnate a radere al suolo ogni costruzione per ulteriori 100 metri di profondit. Al posto degli immobili abusivi finora abbattuti gi parzialmente riemersa la tipica ed incantevole duna su cui sar reimpiantata la caratteristica macchia mediterranea. Le demolizioni sono comunque state accompagnate, come noto, da aspre polemiche per la presunta violazione di alcuni obblighi di legge da parte del Comune; e sono tuttora oggetto di controversie giudiziarie davanti al Consiglio di Stato e alla Corte dappello di Roma chiamati a sentenziare rispettivamente sulla legittimit delle ordinanze di abbattimento e sulleffettiva esistenza degli usi civici. In alcuni casi stata addirittura ipotizzata la richiesta di risarcimento danni a carico dellamministrazione comunale che non avrebbe avuto il diritto di intervenire su quelle aree in assenza di uno specifico provvedimento di reintegra.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 05/02/2007 Ore 18:05