Ennesimo scontro politico-istituzionale tra la Regione Lazio governata dal centrosinistra e lamministrazione provinciale di Latina guidata dal centrodestra.Oggetto dellultima controversia in ordine di tempo la decisione della Regione che, nel corso di un udienza tenutasi venerd scorso al TAR di Latina, si costituita in giudizio contro Acqualatina, la societ pubblico-privata che come noto gestisce il servizio idrico integrato nel territorio pontino. La Regione era stata chiamata in causa per non aver esercitato i poteri di surroga nei confronti di alcuni comuni, tra cui Aprilia e Cori, che non hanno sottoscritto la convenzione con cui nel 2002 stato affidato il servizio, appunto, ad Acqualatina. La Pisana non solo ha replicato sostenendo di non essere tenuta in questo caso a sostituirsi agli enti locali, ma, per voce dellassessore allambiente Zaratti, ha addirittura annunciato uninchiesta amministrativa perch ritiene che la suddetta convenzione sia difforme dalla normativa regionale in materia. Secondo la maggioranza di centrosinistra che sostiene il presidente Piero Marrazzo, Acqualatina gestirebbe insomma il servizio idrico integrato in virt di un atto irregolare e la Provincia di Latina sarebbe a riguardo colpevole di una palese omissione di controllo. Una ricostruzione dei fatti prevedibilmente contestata dal presidente della Provincia Armando Cusani secondo il quale di una gravit assoluta e senza precedenti la costituzione in giudizio della Regione Lazio attraverso l'avvocatura dello Stato, a difesa della illegalit e non rispetto di una legge che l'Ambito Territoriale sta legittimamente applicando. La cosa ancora pi grave ha aggiunto il presidente della Provincia - la delibera che la giunta Marrazzo ha depositato in giudizio contro i comuni pontini rappresentati dallAmbito Territoriale, a sostegno, viceversa, di alcuni che vogliono uscirne. Questo sistema di procedere ha concluso Cusani - lennesima dimostrazione di come la Regione tenti di colpire i legittimi interessi delle istituzioni democraticamente elette. Continueremo perci a difendere i cittadini e ci attiveremo in tutte le sedi, ad iniziare dal Consiglio regionale fino alle aule del Parlamento, per denunciare questo sconsiderato sistema. Di tuttaltro avviso, ovviamente, le associazioni che da sempre si battono proprio contro la gestione di Acqualatina. Finalmente un segnale chiaro e inequivocabile - commenta per esempio Legambiente - da parte dellattuale amministrazione regionale che ha dato ragione alle nostre battaglie a favore degli utenti. Loperazione messa in piedi con la Convenzione di gestione tra Autorit dAmbito e Acqualatina era diventata un mostro giuridico concepito e strutturato a favore della societ mentre enti locali ed utenti venivano considerati semplici ratificatori e recettori passivi delle decisioni assunte da Acqualatina e, per essa, dai soci privati assistiti da una ben identificata componente politica. Secondo lassociazione ambientalista quello compiuto dalla Regione un atto che tende a riaffermare lesistenza di uno Stato di diritto. Anche il Comitato in difesa dellacqua pubblica considera la decisione della Regione un riconoscimento delle proprie ragioni. Lobiettivo di decine di assemblee, contestazioni delle bollette idriche, manifestazioni pubbliche e atti giudiziari promossi negli ultimi mesi era infatti proprio quello di non voler riconoscere la validit delle decisioni assunte dal gestore del sistema idrico integrato e di difendere il principio dellacqua come bene comune.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 30/01/2007 Ore 14:51