Una raccolta di firme con cui si chiede al Comune di Lenola di uscire dalla societ pubblico-privata Acqualatina sar presto promossa dal CIT, il Comitato Intercomunale per la Trasparenza.Stiamo lavorando ha spiegato il presidente Giulio Palmacci - per dare vita ad un apposito comitato e per organizzare una nuova sottoscrizione pubblica. Nel frattempo invito i cittadini a non pagare le bollette del servizio idrico in quanto il Tribunale di Latina ha in sostanza invalidato i relativi contratti di fornitura. Palmacci ricorda, in particolare, che ben nove clausole sono state ritenute vessatorie nei confronti degli utenti. La prima quella inerente la responsabilit del gestore che avrebbe dovuto assicurare la diffusione della Carta dei servizi e del contratto prima di emettere fatture. Poi c la clausola numero 10 ritenuta vessatoria nella parte in cui nega al cliente la possibilit di somministrazioni plurime, mentre il gestore ha facolt di allacciare le derivazioni esistenti a pi clienti evidenziando una chiara disparit di trattamento. Seguono poi la clausola relativa al subentro di utenza, che prevede a carico dellutente una penale di 100 euro per la mancata comunicazione, e quella inerente la possibilit del gestore di risolvere il contratto escludendo ogni possibilit di porre eccezioni da parte del consumatore. E poi la 25, la 27 e la 28 relative alla sostituzione dei contatori che pu avvenire in qualsiasi momento a discrezione del gestore, con spese a carico degli utenti. A Lenola c inoltre il problema della carenza idrica verificatosi in diverse occasioni soprattutto nel corso dellestate.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 25/01/2007 Ore 14:48