Nel basso Lazio i ritardi nelle nomine dei nuovi presidenti dei Parchi regionali stanno condizionando vistosamente programmi e attivit nelle aree protette.Nel sud pontino la giunta regionale del Lazio avrebbe dovuto gi definire, entro la fine dl 2006, le nomine al vertice del Parco dei Monti Aurunci nel cui territorio ricadono, come noto, anche Fondi, Lenola e Campodimele e di quello della Riviera dUlisse, che interessa tra gli altri il Comune di Sperlonga.
Alla presidenza di questultima area protetta gi da tempo stata indicata la candidatura di Erminia Cicione, consigliere del Laboratorio dellUlivo e vice presidente del Consiglio comunale di Formia, in quota ai Democratici di Sinistra. Al Parco degli Aurunci, invece, quella di Giovanni Ialongo, ex sindaco di Itri, esponente della Margherita. Ma a tuttoggi si registra ancora una evidente fase di stallo, che sta preoccupando soprattutto gli ambientalisti. Il presidente del circolo Barba di Giove di Legambiente, Raffaele Cicione, oltre a sollecitare le nomine ai vertici dei due enti parco, propone inoltre al presidente della Regione di ridurre da sette a cinque il numero dei componenti dei consigli direttivi, lasciando alla comunit del Parco (vale a dire lassemblea composta dai Sindaci dei Comuni, dai presidenti delle Province e delle Comunit Montane in esso ricadenti) il compito di designare tre rappresentanti. A questi andrebbero affiancati gli altri due membri indicati dalle associazioni ambientaliste e di categoria. Ridiamo al Consiglio del Parco - spiega Cicione - la competenza di eleggere il presidente e riduciamo le indennit del presidente e dei consiglieri legandole proporzionalmente alla media di quelle percepite dagli assessori e dai consiglieri dei Comuni compresi nella giurisdizione del Parco stesso.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 22/01/2007 Ore 14:05