Torna d'attualit la questione delle demolizioni lungo la fascia costiera fondana.L'avvocato Di Ciollo che difende gran parte degli occupatori di Tumulito ai quali nei mesi scorsi il Comune ha abbattuto villette, recinzioni e piazzole, si prepara a produrre nei giudizi ancora pendenti davanti al Tar, al commissariato per gli usi civici e alla Corte d'appello, la documentazione relativa alle conciliazioni avvenute tra il 1917 e il 1920 fra il Comune stesso e gli occupatori.
Tale documentazione, secondo i ricorrenti, sconfesserebbe la linea seguita dall'amministrazione in materia di abbattimenti, in quanto dimostrerebbe che si tratta di suoli del demanio di uso civico e non di beni disponibili al Comune di Fondi. Inoltre dal verbale steso dal perito demaniale D'Ambrosio su disposizione del Prefetto di Terra di Lavoro, emergerebbe che nel secondo decennio del secolo scorso lo stesso prefetto, preso atto dell'occupazione di centinaia di ettari di terreno di uso civico da parte di agricoltori locali, avrebbe dato disposizione per una sorta di privatizzazione ante litteram di quei suoli. Quindi, secondo il legale e gli occupatori, in virt della conciliazione avvenuta tra il 17 ed il 20 delle cosiddette usurpazioni dei terreni di uso civico lungo il litorale fondano e nella zona di Tumulito, quei suoli sarebbero divenuti privati. In altri termini, secondo i ricorrenti, il Comune di Fondi non potrebbe ora disporne come ha fatto con il progetto di rinaturazione della duna di Tumulito.
La questione sar affrontata davanti ai giudici amministrativi.
Articolo
a cura di la Redazione
pubblicato il 04/01/2007 Ore 20:11