Gli usi civici a Fondi sono una questione complessa ed annosa che si trascina da diversi decenni. La giunta De Meo se ne occupa attivamente solo dopo la chiusura di alcuni campeggi per lottizzazione abusiva, svegliandosi da un torpore di alcuni anni.
Lagenda seguita sino ad oggi quindi dettata dalla emergenza campeggi e non dai diritti maturati dai bonificatori ed occupatori da oltre 70 anni. Infatti, lapprovazione della L.R. n 59/85, preceduta dalla delibera consigliare n 99/2011 sulle linee guida in materia di uso civico, sancisce che i campeggi possono avere in concessione duso i terreni di uso civico nei 300 metri dalla battigia, a differenza dei contadini e dei cittadini singoli per i quali sono consentite solo le reintegre. Trattandosi di terreni idonei a coltura agraria, come stabilito dalla L. 1766/1927 che li assegna a categoria b), dovrebbero invece seguire lIstituto delle legittimazioni. Un atto fortemente di parte e discriminatorio dellAmministrazione De Meo, probabilmente ispirato da unalta personalit politica fondana. Inoltre, con lapprovazione delle perimetrazioni delle attivit turistiche, senza aver prima programmato tutte le opere di interesse collettivo, necessarie ad un turismo globale, si fa ricadere sui singoli cittadini, unici titolari di queste propriet collettive di Selva Vetere, tutto il peso di future ed indispensabili progettazioni. Da qui la politica dei figli e figliastri attuata dalla giunta De Meo che utilizza la tecnica dei due pesi e delle due misure nella difficile materia degli usi civici. Non contenti di tutto ci, questi amministratori hanno pensato bene di inserire nella L.R. n 59/85 anche lex campeggio Il Gabbiano, in precedenza abbattuto, reintegrato al Comune e gi utilizzato come parcheggio pubblico a pagamento. Come si vede una serie di atti illegittimi, parziali e discriminatori. Questa la politica sugli usi civici attuata da anni dal Sindaco De Meo e dai suoi sodali che agiscono di conserva. Altro che passo in avanti sul demanio civico di Selva Vetere! Un salto allindietro di oltre 50 anni che non risolve il problema dei campeggi, sostituisce lillecito arricchimento con le concessioni in uso, rinuncia per sempre al concorso di idee Per la Marina di Fondi costato decine di migliaia di euro, in parte distratti per non poter pi realizzare loriginario progetto del Lido di Fondi. Con la rimodulazione del decreto Schietroma del 1967, seguita dalla presa datto della Regione Lazio in data 16/10/2012, si intravedono gli estremi di un fumus di illegittimit. Spetter al TAR, nelle sedute del 6 e 20 Dicembre prossimo, ristabilire la legalit. Con questa politica si ritorna al dopoguerra, agli anni della bonifica di quelle terre boschive e paludose da parte dei contadini; si cancella per sempre laspettativa turistica di un litorale tra i pi belli del Lazio, nonch linteresse legittimo dei singoli occupatori ad ottenere i benefici della legge del 1927.
Il Consigliere Comunale
Prof. Egidio Turchetta
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 22/11/2012 Ore 15:07