Clamorosa operazione anticamorra effettuata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli che, come anticipato gi ieri sul nostro sito internet, oltre a diversi centri della Campania ha riguardato anche il sud-pontino.Nel nostro comprensorio prevedibile clamore ha destato in particolare il sequestro di una villa a due piani con annesso terreno situati sul litorale di levante di Sperlonga, in localit Valle dei Corsari. Gli immobili sono intestati alla societ a responsabilit limitata Griciplast ma sono considerati nella disponibilit di Cipriano Chianese, un 55enne avvocato-imprenditore casertano, ritenuto vicino al clan dei Casalesi, sulle cui attivit verte quasi tutta linchiesta. Proprio Chianese - che a Sperlonga sarebbe proprietario anche di un appartamento nel centro storico alto - avrebbe utilizzato la villa per i suoi periodi di vacanza. Nel corso della stessa operazione, condotta in collaborazione con i rispettivi commissariati di Polizia, sono stati posti i sigilli a locali e beni, tra cui un ex disco-pub e una lussuosa imbarcazione, anche a Formia e Gaeta. Su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la DIA di Napoli, ha posto sotto sequestro complessivamente immobili, titoli bancari e conti correnti per un valore di circa 80 milioni di euro. Chianese era stato arrestato per la prima volta nel 1993, per associazione a delinquere di stampo camorristico, insieme ad altri 20 imprenditori campani del settore rifiuti. L'imprenditore-avvocato fu comunque assolto con rito abbreviato. Lanno scorso era stato nuovamente arrestato, per concorso esterno al clan dei Casalesi, nellambito di uninchiesta relativa a presunte condotte illecite nello smaltimento dei rifiuti, con vantaggi economici per la camorra. Proprio dagli accertamenti connessi a questultima indagine sono scaturiti i sequestri preventivi di ieri. La presenza di suoi interessi anche nel sud-pontino ripropone ovviamente lannosa questione del rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto socio-economico del nostro comprensorio. Un pericolo che i rappresentanti politici e istituzionali provinciali hanno in varie occasioni giudicato serio ma comunque circoscritto e opportunamente contrastato; e che alcune associazioni, organizzazioni sindacali e forze politiche ritengono invece tanto diffuso e radicato da inquinare la stragrande maggioranza delle attivit commerciali, immobiliari e finanziarie.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 29/12/2006 Ore 14:50