Ha riguardato anche il sud-pontino, in special modo Formia e Sperlonga, una vastissima operazione anticamorra portata a termine nelle ultime ore tra la Campania e il Basso Lazio dalla Direzione Investigativa Antimafia di Napoli.Secondo quanto si appreso, a Sperlonga sarebbero stati sequestrati in particolare un terreno ed una villa in localit Valle dei Corsari. A Formia stato invece sigillato un noto ristorante-pizzeria. Si tratta di beni nella disponibilit di un 55enne avvocato-imprenditore casertano ritenuto vicino al clan dei Casalesi. Nel complesso la D.I.A. del capoluogo campano ha posto sotto sequestro immobili, titoli bancari e conti correnti per un valore di circa 80 milioni di euro. Tra questi le quote societarie, i capitali e i beni strumentali della Resit, nota azienda attiva nello smaltimento dei rifiuti in Campania. Il 55enne era stato arrestato per la prima volta nel 1993, per associazione a delinquere di stampo camorristico, insieme ad altri 20 imprenditori campani del settore rifiuti, nell'ambito di una inchiesta che analizzava anche il voto elettorale per politiche e amministrative del 1987. L'imprenditore-avvocato fu giudicato con rito abbreviato e assolto. Lanno scorso era stato nuovamente arrestato, per concorso esterno al clan dei Casalesi, nellambito di uninchiesta relativa a presunte condotte illecite nello smaltimento dei rifiuti con vantaggi economici per la camorra. La presenza di suoi interessi economici anche nel sud-pontino ripropone ovviamente lannosa questione del rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto socio-economico del nostro comprensorio. Un pericolo che i rappresentanti politici e istituzionali provinciali hanno in varie occasioni giudicato serio ma comunque circoscritto e opportunamente contrastato; e che alcune associazioni, organizzazioni sindacali e forze politiche ritengono invece tanto diffuso e radicato da inquinare la stragrande maggioranza delle attivit commerciali, immobiliari e finanziarie.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 28/12/2006 Ore 20:01