In un mercoled pomeriggio primaverile nonostante si sia ad ottobre
inoltrato, ha inizio l'era Nicola Provenza e Gigi Simoni (quest'ultimo
allenatore in seconda).Stonava l'assenza dei vertici societari, ma
ormai non ci meravigliamo pi di nulla. Dovremmo riproporre la domanda
di chi sia il presidente, ma un dettaglio quasi anacronistico.
Ma torniamo al nuovo allenatore del Fondi che ha una spaventosa
somiglianza con il Ben Gazzara de "Il camorrista", anche se i suoi
metodi sono completamente diversi(per fortuna aggiungiamo noi).
Persona acculturata, non per niente laureato in medicina ed ha
ottenuto il diploma di Specializzazione in Gastroenterologia ed
Endoscopia Digestiva. Inutile dire che la battuta viene facile,
pensando al malato che ha preso sotto cura in questo momento.
Persona mite e piacevole da ascoltare, sul campo ha subito dimostrato
di essere completamente diverso dal suo predecessore Ezio Capuano
(parere personale, uno come Capuano a Fondi stato davvero tanta
roba).
Se il gladiatore puntava molto anche alla spettacolarizzazione di
tutto ci che faceva e di ci che gravitava intorno alla sua persona,
Provenza pi pacato e punta dritto al cuore del problema con pochi
ma basilari concetti. Nella breve conferenza stampa di ieri (abituati
ai one man show, ci parso strano finisse in meno di dieci minuti) un
passaggio ci molto piaciuto, quando ha detto: "Dobbiamo tornare a
provare il gusto del risultato". Neanche Capuano avrebbe trovato una
terminologia pi accattivante per spiegare i mali di questa squadra.
Il suo credo tattico varia in base agli uomini, ma su una cosa non si
transige: difesa a quattro. A Gela con il 4-4-1-1 (c'era Franciel come
unico terminale), mentre a Catanzaro ha utilizzato il 4-4-2. La sua
ultima esperienza professionale, a Campobasso fino allo scorso
dicembre (sostituito dall'attuale allenatore, Edoardo Imbimbo) ha
visto l'utilizzo di un 4-3-3, ma poteva permetterselo perch aveva
Quadri, Balistreri e un D'Anna sicuramente pi ispirato di quello
visto finora a Fondi.
Non si nascosto dietro un dito, ha chiesto, giustamente, tempo per
poter conoscere la squadra. Gi ieri mattina ha chiamato uno per volta
i giocatori per capire cosa pu pretendere da loro. Nell'allenamento
del pomeriggio ha gi messo in chiaro che l'obiettivo deve essere
quello di puntare dritti a far gol, ma cercando di manovrare nella
met campo avversaria e non pensando di farlo stando a ottanta metri
dalla porta. Speriamo che la squadra sappia trarre giovamento da
questo cambio in panchina. Adesso non ci sono pi alibi e l'Aprilia di
domenica non dev'essere un ostacolo ma un pungolo a dimostrare di
valere sicuramente qualche punto in pi di quello che la classifica
dice.
Auguri a Nicola Provenza per la sua nuova avventura professionale. Se
a Campobasso ancora oggi lo rimpiangono, un motivo ci sar. Forza
mister!!!
Articolo
a cura di D. Mosconi
pubblicato il 11/10/2012 Ore 12:40