Uno sportello regionale per le adozioni internazionali.Questa la novit per il Lazio prevista dallo schema di convenzione tra Regione Lazio e Agenzia regionale per le adozioni internazionali della Regione Piemonte, approvato dalla Giunta Polverini.
Questa convenzione spiega la presidente Renata Polverini si inserisce nella scia del lavoro realizzato in collaborazione con il Tribunale per i minori di Roma, per migliorare e velocizzare i percorsi adottivi. E uno strumento importante con il quale vogliamo dare risposte alle lungaggini e alle complicazioni burocratiche, che scoraggiano il desiderio di essere genitori adottivi e che rappresentano la vera ragione della flessione delle adozioni sia nazionali che internazionali. Per questo abbiamo deciso di portare avanti questo progetto con la Regione Piemonte, che ha istituito il primo e unico ente pubblico autorizzato per svolgere le pratiche di adozione internazionale e accompagnare i genitori nel loro percorso, fornendo assistenza giuridica, sociale e psicologica.
LAgenzia regionale Adozioni Internazionali Regione Piemonte (ARAI), istituita nel 2001, iscritta allAlbo degli Enti Autorizzati dalla Commissione Internazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed autorizzata ad operare in Brasile, Burkina Faso, Cina, Corea del Sud, Federazione Russa, Lettonia, Repubblica Moldova, Slovacchia, Etiopia, Senegal, Capo Verde, Colombia e Guatemala. La convenzione, di durata quinquennale, impegna la Regione Piemonte a fornire il proprio know how per lo svolgimento allestero delle pratiche di adozione internazionale al personale della Regione Lazio. In particolare, La Regione Piemonte gestir i rapporti con la Commissione per le Adozioni internazionali, con le autorit straniere e si occuper del coordinamento generale dei viaggi delle coppie nei Paesi esteri e dellassistenza in loco. La Regione Lazio, invece, dar vita a uno specifico sportello informativo per le coppie aspiranti alladozione internazionale, per gli operatori e gli educatori con il quale fornire consulenze giuridiche, sociali, psicologiche e pedagogiche.
Si parla sempre di tagli, - aggiunge lassessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte invece qui ancora una volta parliamo del potenziamento di un servizio. la prova che non necessario investire ingenti risorse, ma avere chiari gli obiettivi e lavorare in sinergia tra enti e istituzioni. Con lo sportello regionale offriamo un punto di riferimento, istituzionale e dalla comprovata esperienza, che ha gi rapporti consolidati con gli stati esteri. Un servizio che garantisca un supporto pubblico finora carente, cos da assicurare unadeguata preparazione e un costante accompagnamento durante tutto il percorso adottivo. E, soprattutto - conclude Forte dare una maggiore speranza di avere una famiglia a tanti bambini che vivono in condizioni di estrema difficolt.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 10/07/2012 Ore 12:14