Importanti conferme e qualche prevedibile delusione relativamente allimmediato futuro dellospedale di Fondi allindomani della conferenza provinciale della sanit riunitasi marted scorso a Latina.Alla presenza del manager della ASL Ernesto Petti, lorganismo presieduto dal sindaco del capoluogo Zaccheo e costituito da tutti i primi cittadini pontini era chiamato, per la verit dopo diversi mesi di criticabile attesa, ad esprimersi sul cosiddetto piano di riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento dei servizi assistenziali dellAzienda Sanitaria locale, il programma triennale sulla base del quale si stabiliscono ruolo e funzionalit di ogni singola struttura sanitaria del territorio provinciale.
Le conferme per lospedale di Fondi riguardano in particolare il reparto di chirurgia e lannessa terapia intensiva post-operatoria, dei quali saranno salvaguardati livelli qualitativi e dotazione di personale.
Come preannunciato dallo stesso dottor Petti nel corso del consiglio comunale straordinario di fine settembre nel quale si discusso proprio del futuro del San Giovanni di Dio, durante lassemblea stato inoltre ribadito che molto presto il presidio ospedaliero di Fondi-Terracina sar dotato di una struttura complessa di pronto soccorso e dunque di un primario autonomo.
Confermata inoltre limminente attivazione presso il nosocomio di via San Magno di una TAC a gestione pubblica operativa tutto il giorno.
La delusione riguarda invece, in particolare, limpossibilit di riportare a Fondi il reparto di rianimazione.
Il sindaco Luigi Parisella tornato a chiederlo ufficialmente ma, almeno per ora, ha ottenuto solo limpegno del direttore generale della ASL a farsi portavoce dellistanza presso la Regione Lazio.
Come tutti gli altri sindaci presenti, anche Parisella ha comunque espresso voto favorevole al piano di riordino dei servizi assistenziali.
Il consenso unanime al progetto aziendale non elimina per alcune contrariet emerse nel corso della riunione, tanto che alcuni Comuni, tra cui appunto quello di Fondi, hanno deciso di votare favorevolmente solo a condizione che venisse allegato anche il verbale della seduta della conferenza, il quale assumer il valore di documento ufficiale a testimonianza delle esigenze di tutte le realt territoriali.
Tornando al piano di riorganizzazione dei servizi assistenziali, che ora verr trasmesso alla Regione per le determinazioni conclusive, vale la pena sottolineare che tra gli impegni assunti dal manager della ASL c, in particolare, quello di non diminuire il numero dei posti letto.
La Regione ha spiegato il dottor Petti, sostenuto dal direttore sanitario Carlo Saitto - prevede per la provincia di Latina 1.560 posti letto, cio circa 179 in meno rispetto agli attuali; ma non tiene conto di neurochirurgia e delluniversit, che porteranno nuove aggiunte.
A proposito di universit, c intanto da registrare la pi che buona funzionalit dei nuovi ambulatori di specializzazione della Facolt di Medicina e Chirurgia de La Sapienza operativi da circa un mese presso lospedale di Terracina e al servizio, ovviamente, anche dei cittadini del comprensorio.
Si tratta in particolare di dermatologia, dove nellimmediato futuro si effettueranno anche piccoli interventi chirurgici in anestesie locali; di psicologia clinica, che presta particolare attenzione alle patologie e ai disturbi alimentari; di psichiatria, con particolare riferimento alla dipendenza da farmaci; e di otorino-laringoiatria, in cui si eseguiranno interventi chirurgici, in special modo di endoscopia paranasale, non appena lospedale terracinese sar dotato delle necessarie strumentazioni.
Anche con laiuto dellUniversit ha spiegato il dottor Rosario Sciuto, direttore sanitario del polo ospedaliero Terracina-Fondi contiamo di raggiungere presto i principali obiettivi aziendali: vale a dire linnalzamento del livello della qualit; labbattimento delle liste di attesa; e la riduzione della mobilit passiva, cio il trasferimento degli utenti in strutture di fuori provincia, che, oltre a creare prevedibili disagi per i pazienti, costituisce una delle maggiori cause delle difficolt finanziarie del servizio sanitario pubblico.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 15/12/2006 Ore 17:24