Una situazione insostenibile, che ha richiesto l'intervento dei Carabinieri giunti sul posto a causa degli accesi contrasti tra utenti e personale.
Lo sportello ha aperto alle 8.30 e avrebbe dovuto chiudere alle 12.30, chiusura poi prolungata a causa dell'enorme mole di lavoro. Alcuni sono giunti sul posto alle 8.30 constatando che i numeri per la fila erano già terminati, altri giunti a metà mattinata hanno trovato la porta chiusa, finendo per discutere animatamente con un operatore, altri ancora, per così dire “più fortunati”, si sono recati a ritirare il numeretto quasi all'alba, vedendosi rifilato addirittura il numero 55.
Mentre alcuni utenti hanno atteso ammassati nei corridoi senza portare a termine l'impresa tra minacce e urla contro il personale barricato negli uffici, altri hanno preferito recarsi all'ospedale Fiorini di Terracina.
Oltre alla caotica trafila alla quale sono stati sottoposti gli utenti, un altro episodio anomalo è avvenuto al San Giovanni di Dio.
Nella giornata di giovedì, 26 Aprile, un uomo recatosi presso il nosocomio per effettuare una visita di routine ha accusato un malore e invece di trasportarlo dal piano interrato del Cur al pronto soccorso con una barella i sanitari hanno preferito impegnare un'ambulanza percorrendo una distanza di pochissimi metri.