A Fondi gli uomini del capitano Fabio Calandrelli hanno già effettuato controlli in diversi studi dentistici e in uno in particolare hanno riscontrato divers e v i o l a z i o n i .Prima tra tutte, la «sbadatagine» del professionista che in più di qualche occasione avrebbe... dimenticato di emettere fattura. Per questo, dopo la visita del finanziere in incognito, gli inquirenti hanno acquisito le schede di diversi clienti dello studio odontoiatrico da cui risulterebbero pagamenti mai fatturati dal dentista. Clienti che in tempo reale, raggiunti a casa, sono stati convocati presso gli uffici di via Terruto dove sono stati invitati ad esibire le fatture corrispondenti, di cui ovviam e n t e n o n s o n o i n possesso. Un’evasione per somme non trascurabili, sembra, su cui proseguono gli accertamenti degli inquirenti. C’è un altro aspetto, peraltro, su cui indagano i finanzieri della Compagnia di Fondi: la presenza nello studio dentistico di un odontotecnico sin troppo intraprendente. Al punto da sostituirsi per alcune cure dentali al collega medico. Un caso di abusivismo professionale, si direbbe, di cui il finanziere «infiltrato» ha preso diligentemente nota per procedere anche sotto questo profilo nei confronti del tecnico ed eventualmente del dentista che lo «copriva » .
Niente di nuovo, peraltro: secondo quanto riferito da Giuseppe Renzo, presidente della commissione nazionale Albo odontoiatri, in Italia viene scoperto un dentista abusivo ogni tre giorni, oltre cento ogni anno. Un danno gravissimo per la categoria degli odontoiatri «veri» e per il fisco: poco meno di 60 mila cure abusive ogni anno per cinque milioni di euro di evasione fiscale.
Una forma di concorrenza sleale che va ad aggiungersi a quella legittima e «calmierante» dei dentisti che operano nei paesi dell’Est ai quali sempre più spesso gli italiani si rivolgono in una sorta di «turismo odontoiatrico».