Lo ha stabilito il Consiglio comunale di Monte San Biagio, che mesi fa aveva già deciso un'azione simile, immediatamente fermata dopo le assicurazioni ricevute da Trenitalia secondo le quali le carenze sarebbero state sanate prima della primavera. Perdurando l'attuale stato di inefficienza e di antigiene nei quattro scali, l'assise ha dato mandato al sindaco di cercare una linea di condotta comune con i colleghi degli altri centri, autentici poli di raccolta di utenti dei treni.
Se su Terracina gravitano, infatti, passeggeri del posto e dei comuni limitrofi, di Monte San Biagio si servono i passeggeri del posto e quelli di Lenola, Vallecorsa. Lo stesso vale per la stazione di Fondi-Sperlonga, mentre lo scalo itrano è utilizzato dall'utenza locale e da quella di Campodimele.