Tallarini, infatti, per manifestare il suo disappunto sulla chiusura del camping, aveva iniziato uno sciopero della fame.
Sciopero terminato accogliendo l'invito pressante delle Organizzazioni di Categoria a cui appartiene, come egli stesso scrive nella missiva.
“Giungo a tale decisione non solo per motivi di salute e nel rispetto delle persone a me care che erano preoccupate ed angosciate della mia scelta, ma in primo luogo perchè ritengo comunque di aver raggiunto lo scopo di aver creato un'attenzione sul “caso Camping S.Anastasia”.” scrive Tallarini.
Il titolare ha, poi, proseguito dicendo che la sua unica ragione che lo aveva portato a questa drastica forma di protesta non era quella di denunciare chicchessia o per gettare discredito sull'autorità giudiziaria e/o sulle Istituzioni, “ma solo per il senso di responsabilità che come imprenditore sento su di me per non poter assicurare il lavoro e, dunque, il futuro a decine di miei dipendenti che vivono come me con enorme frustrazione e disagio il destino del Camping S.Anastasia”.
Tallarini ha comunicato, tral'altro che nei prossimi giorni sarà convocata una Conferenza Stampa, dove egli stesso sarà presente, con la quale si invocheranno le ragioni di buon senso che possano riaprire una possibilità di gestione immediata della struttura ricettiva indipendentemente dal giudizio che ricade sulla sua persona, “poichè – scrive – ritengo che ora debbano fare fino in fondo la loro parte le Associazioni e le Istituzioni”.
“La gestione della struttura “Camping S.Anastasia” e quindi le ricadute positive che ciò può determinare nell'economia di Fondi e nel sistema turistico della Provincia di Latina vengono prima di ogni altra cosa” ha dichiarato.
Infine, il titolare del camping ha concluso ringraziando il sindaco per le azioni che sta compiendo ,insieme alla sua Amministrazione, per dare soluzioni definitive alle strutture ricettive del litorale fondano.
“Sospendo lo sciopero con l'auspicio e l'augurio che chi di dovere possa valutare sotto un'altra luce le ragioni iniziali della mia protesta”.