Non si fatta attendere la replica dellamministrazione di Monte San Biagio dopo che il Comitato favorevole al Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi ha aspramente criticato la proposta, votata nel corso dellultimo consiglio comunale, con cui si chiede alla Regione di modificare liniziale perimetrazione dellistituenda area protetta.Non si fatta attendere la replica dellamministrazione di Monte San Biagio dopo che il Comitato favorevole al Parco dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi ha aspramente criticato la proposta, votata nel corso dellultimo consiglio comunale, con cui si chiede alla Regione di modificare liniziale perimetrazione dellistituenda area protetta.
Secondo il Comitato la richiesta avanzata dal Comune monticellano non terrebbe conto di un accordo firmato da ambientalisti e gran parte dei cacciatori, e sarebbe inoltre frutto di una posizione palesemente insostenibile, tanto da essere giudicata irricevibile da alcuni tecnici regionali. Essa, infatti, non si baserebbe su alcuna considerazione di tipo tecnico-naturalistico ma sarebbe composta esclusivamente di un cordone uniforme di poche centinaia di metri attorno al perimetro del territorio comunale, suscitando forti perplessit sul fatto che le zone da includere nel Parco siano interamente comprese in questa esigua fascia.
Dichiarazioni che evidenziano una scarsa capacit di confronto politico ed una visione molto limitata dellinteresse collettivo ha per ribattuto immediatamente Arcangelo Di Cola, coordinatore comunale di Forza Italia e dunque tra i principali sostenitori della maggioranza guidata dal sindaco Gesualdo Mirabella.
La proposta spiega Di Cola - approvata, fra laltro col sostegno anche di un esponente dellopposizione, ha accolto molti dei suggerimenti ricevuti in occasione di una specifica audizione pubblica svoltasi il 20 novembre scorso ed stata elaborata sulla base di significativi criteri.
A tal riguardo il coordinatore monticellano degli azzurri chiarisce che nel documento si chiede che venga destinato ad area protetta non meno del venti per cento del territorio comunale; che tale area, per quanto possibile, abbia uno sviluppo omogeneo lungo la linea di confine, a partire dalla connessione ecologica con il Lago di Fondi e proseguendo lungo la delimitazione dei comuni di Terracina, Sonnino, Amaseno, Vallecorsa e la stessa Fondi fino a Monte Arcano; che nellarea protetta vengano inserite le Sugherete di Villa San Vito e il Lago stesso; che unitamente alla stesura della legge di istituzione del Parco venga effettuata una ridefinizione dei limiti delle cosiddette Zone a Protezione Speciale e dei Siti di Interesse Comunitario, portandoli a coincidere con il perimetro del Parco stesso; che da esso vengano escluse le propriet private, inseribili solo su espressa richiesta dei titolari.
Di Cola ribadisce, pertanto, che il consiglio comunale ha rispettato al meglio il suo ruolo istituzionale, contemperando le esigenze di tutela ambientale e quelle di cacciatori, pescatori, agricoltori e proprietari terrieri in genere.
Daltronde conclude polemicamente il rappresentante forzista di Monte San Biagio fuori da ogni logica politica ed istituzionale pretendere che la massima assemblea cittadina si limiti a fungere da ufficio postale a cui consegnare documenti da inviare alla Regione.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/12/2006 Ore 14:43