Clamoroso scontro istituzionale tra il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, sostenuto dal centrodestra, e quello della Regione Lazio Piero Marrazzo, espressione del centrosinistra.Alla vigilia della riunione del cosiddetto Tavolo territoriale e generale di concertazione per lo sviluppo socio-economico del territorio pontino - in programma domani 1 dicembre proprio a Latina - il presidente Cusani ha infatti annunciato che non sar presente. Sostenuto dal sindaco del capoluogo Zaccheo, dallassessore provinciale alle attivit produttive DArco e da numerosi altri esponenti della sua coalizione, Cusani ha spiegato in particolare che su 40 soggetti invitati 35 hanno carattere regionale mentre non risultano coinvolte componenti essenziali come Confindustria, Federlazio e segreterie di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Latina. Lo stesso presidente provinciale sottolinea che il lavoro svolto con queste componenti nei mesi scorsi stato sottoposto alla Regione attraverso proposte e richieste di investimenti che per non hanno trovato alcun riscontro nei capitoli del bilancio regionale. La Regione ha aggiunto polemicamente Cusani - non ha tempo neppure per saldare oltre dieci milioni di euro che la Provincia ha anticipato per compensare le sue carenze. Amara la conclusione: Speravo in una nuova stagione di rapporti, ma lapproccio assemblearista per la convocazione di questo Tavolo dimostra che mi sbagliavo. Non si pu infatti immaginare di costruire un progetto di sviluppo senza Confindustria, Federlazio e i sindacati di Latina.
Tenga pure lassemblea di domani con i suoi interlocutori di livello regionale termina Cusani rivolgendosi a Marrazzo - ma la Provincia non sar presente. Lo sar appena dimostrerete la volont di lavorare insieme per un territorio che richiede fatti concreti. Al riguardo, mi faccia sapere. Metter da parte qualsiasi incombenza per questo impegno comune. Ma le chiacchiere non servono pi.
La risposta di Marrazzo non si fatta ovviamente attendere. Il presidente Cusani dice il responsabile della giunta regionale - continua a sfuggire ad ogni tipo di confronto. Come Egli dovrebbe ben sapere la Regione ha sottoscritto un Protocollo di concertazione che regola tutti i tavoli, anche provinciali. Cusani sembra voler isolare istituzionalmente la Provincia di Latina tentando di paralizzare ogni forma di condivisione delle scelte strategiche per lo sviluppo delleconomia pontina. Lincontro stato concordato e condiviso gi da tempo con la presidenza della Provincia, ed stato reso necessario e urgente perch nel corso del suo lungo mandato non stato mai convocato proprio dal presidente della Provincia. Va ricordato che, a causa di questa mancanza di confronto, ultimamente le organizzazioni sindacali hanno condotto uno sciopero generale nella provincia di Latina. Le motivazioni addotte per giustificare lassenza dellamministrazione provinciale conclude Marrazzo - appaiono ancor pi pretestuose se si considera che le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno gi aderito comunicando i designati a partecipare, come daltronde hanno gi fatto molte organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale. Prevedibilmente sulla stessa lunghezza donda del presidente regionale diversi esponenti pontini del centrosinistra. Tra questi, in particolare il consigliere regionale della Margherita Claudio Moscardelli e il capogruppo in consiglio provinciale dei Democratici di Sinistra Federico DArcangeli. Entrambi imputano a Cusani una strumentalizzazione di parte che rischia di costare lesclusione del territorio pontino dalle scelte che contano. Al di l della questione di merito, ovvio che laspra contrapposizione rientra nellormai gi surriscaldato clima pre-elettorale che riguarda gran parte della provincia di Latina. Nella prossima primavera si voter infatti in ben dieci Comuni pontini, alcuni di strategica importanza. Innanzitutto proprio Latina ma anche Sabaudia, Sezze e Gaeta.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 30/11/2006 Ore 14:56