Aveva destato scalpore nel mese di Marzo scorso l'arresto dell'imprenditore ed ex consigliere comunale di Fondi, Antonio Ciccarelli, e quello del cognato, l'ingegnere Francesco Palermo, accusati di implicazioni mafiose, a seguito dell'indagine denominata dalla Polizia di Stato Scacco Matto condotta contro la cosca Longo di Polistena.La societ Gival srl, della quale i due erano i soci responsabili , aveva vinto lappalto per il completamento del polo scolastico Renda di Polistena e, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha coordinato le indagini, si erano accordati con la cosca per i subappalti.
Ciccarelli e Palermo erano stati poi scarcerati, rispettivamente dal gip e dal Tribunale del riesame, sebbene su di loro continuassero a pesare le accuse dell'Antimafia.
Dopo la conferma dei capi d'imputazione giunta in questi giorni, la Dda di Reggio Calabria si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dei due pontini, nel mirino a causa dei subappalti della Gival.
Fondamentali sono state le dichiarazioni del testimone di giustizia Gaetano Saffioti, imprenditore che ha denunciato lo strapotere delle cosche, al quale inizialmente erano stati affidati dei lavori e poi gli sono stati tolti dopo lingerenza delle cosche, avallate dalla societ.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 15/12/2011 Ore 13:15