Nuovo capitolo della controversia legale che contrappone, ormai da mesi, diverse associazioni di cittadini e consumatori ad Acqualatina, la societ pubblico-privata che, come noto, gestisce il servizio idrico integrato nella provincia pontina e in alcuni centri romani e ciociari.Una vicenda partita in particolare dalla citt di Aprilia - dove centinaia di persone si rifiutano di pagare le bollette ritenendo gli importi eccessivi o comunque frutto di un contratto illegittimo o addirittura inesistente ma che riguarda ovviamente tutti i comuni della provincia, compresi dunque quelli del nostro comprensorio. Lultima notizia in ordine di tempo relativa alla presa di posizione del Comitato per la difesa dellacqua pubblica secondo cui il Tribunale civile di Latina ha confermato che sei clausole del contratto per il servizio idrico integrato sono vessatorie nei confronti dei cittadini. Nei giorni scorsi Acqualatina presieduta, lo ricordiamo, dal senatore fondano Claudio Fazzone - aveva espresso soddisfazione dopo la sentenza del tribunale che, a suo parere, aveva sancito la legittimit di tre delle nove clausole in esame e stabilito che la sospensione della fornitura, pur non potendo prescindere da giustificati motivi, pu essere disposta in caso di grave e colpevole inadempimento dellutente. La Societ, in pratica, si diceva convinta che in base allordinanza del tribunale si pu staccare lacqua agli utenti morosi (in particolare dopo il mancato pagamento di due bollette) soprattutto se le modalit di esecuzione sono caratterizzate dallinvio di un congruo preavviso e dalla graduale riduzione, ma non interruzione completa, del flusso idrico. Secondo il Comitato si trattato per solo di un trionfale, frettoloso e strumentale annuncio che nasconde la realt dei fatti, e cio che il distacco dellacqua non pu avvenire prescindendo dalle motivazioni del cliente e che il contratto non pu essere annullato unilateralmente bens solo rivolgendosi ad un giudice. Sempre secondo il Comitato per la difesa dellacqua pubblica anche le tre clausole ritenute non vessatorie dai giudici sono state, vero, ripristinate ma solo nel rispetto di determinati obblighi da parte della societ per azioni pubblico-privata. Lassociazione ricorda infine che per avere un quadro pi chiaro della vicenda bisogna ad ogni modo attendere il 15 gennaio prossimo quando ci sar la prima udienza di merito.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 27/11/2006 Ore 14:41