Entrambi, residenti a Napoli, hanno precedenti specifici. I due, secondo gli investigatori, sceglievano una piazza per mettere in atto la truffa per poi cambiare città una volta prelevato il denaro dai conti correnti. A Bologna i militari hanno accertato l'apertura di conti correnti in quattro istituti di credito per somme corrispondenti a 4-5mila euro, oltre all'ultimo episodio di tentata truffa durante il quale è stata scoperta la donna. Gli assegni risultavano sottratti dal circuito postale ed erano emessi da istituti statali come l'Inail o l'Inps per, ad esempio, il risarcimento di infortuni sul lavoro. I due arrestati, secondo le verifiche degli investigatori, si appropriavano delle generalità dei beneficiari reali degli assegni facendole comparire sui documenti fasulli utilizzati per aprire i conti bancari. Nella giornata di giovedì i carabinieri sono stati contattati da dipendenti dell'ufficio postale di via Cairoli nel centro di Bologna, che hanno segnalato una persona “sospetta” che intendeva aprire un conto. Si trattava della De Caprio trovata in possesso di diversi documenti falsi: carta d'identità, tesserino sanitario e certificato attestante il cambio di residenza. I militari hanno poi perquisito l'albergo dove alloggiava e sono venuti a conoscenza del fatto che la 51enne, pur avendo una camera separata, era solita trattenersi a parlare con il Ricigliano. Quest'ultimo, giunto nell'hotel in un secondo momento, è stato perquisito. Addosso e nella sua stanza sono stati scoperti ulteriori documenti falsi. I due sono stati sorpresi proprio il giorno precedente la loro partenza da Bologna.