Ancora in primo piano il caso di presunta mala-sanit relativo alla morte di un 65enne di Fondi, avvenuta nella mattinata di sabato scorso nel reparto di rianimazione del San Filippo Neri di Roma dopo sei mesi di andirivieni in vari ospedali.Secondo gli ulteriori elementi appresi, la vicenda coinvolge in particolare un gastro-enterologo in servizio presso un poliambulatorio di Fondi ed un chirurgo di una clinica privata di Formia. I familiari della vittima hanno infatti presentato presso il commissariato fondano di Polizia una denuncia-querela in cui si ipotizzano omissioni, negligenze e irregolarit procedurali a carico dei due medici. Si tratta dello specialista che nel maggio scorso ha effettuato una colon-scopia sullanziano allinterno dellambulatorio fondano e del suo collega chirurgo in servizio presso una clinica di Formia dove luomo fu immediatamente ricoverato dopo la colon-scopia e sottoposto a due operazioni nel giro di poche ore. Secondo i parenti deve essere attribuita proprio alla cattiva esecuzione delliniziale colon-scopia, la perforazione allintestino dell'uomo mai sanata nonostante sei successive ulteriori operazioni. Ma le condizioni di salute dellanziano si sarebbero aggravate, sempre secondo la denuncia dei familiari, a causa soprattutto della presunta negligenza ed imperizia del chirurgo formiano e dei suoi collaboratori che avrebbero sottovalutato il suo stato e comunque omesso lattuazione di interventi ritenuti indispensabili e non rinviabili in casi del genere. Lospedale di Fondi, inizialmente ritenuto il posto in cui era stata effettuata loperazione incriminata, invece toccato solo marginalmente dalla vicenda, visto che il 65enne deceduto stato ricoverato al San Giovanni di Dio solo poche settimane fa, quando le sue condizioni erano a dir poco compromesse. Presso il nocosomio di via San Magno, si fatto il possibile ma a causa dello stato dell'anziano, ogni tentativo risultato vano. La denuncia-querela presentata in Polizia non sarebbe passata inosservata tanto che, in base alle informazioni assunte, la Procura della Repubblica di Latina avrebbe disposto lacquisizione delle relative cartelle cliniche e lesame autoptico sulla salma. Inoltre i due medici denunciati sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati per lipotesi di reato di omicidio colposo. Atti formalmente dovuti, che lasciano per supporre, quantomeno, la necessit di approfondire gli elementi forniti alla magistratura inquirente dai parenti dello sfortunato anziano. Assistiti dallavvocato Francesco Ciaceri, gli stessi hanno gi nominato un medico legale di fiducia che assister allautopsia e sono intenzionati a costituirsi parte civile nelleventuale processo penale.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 21/11/2006 Ore 14:38