Secondo gli inquirenti, sulla collina fondana in via Monte Perito, sarebbe stata realizzata una lottizzazione abusiva, grazie anche a permessi illegittimi rilasciati dal Comune, e con tali accuse ieri sei imputati sono stati rinviati a giudizio.Sotto accusa, con lipotesi di lottizzazione abusiva, Rosaria Garruzzo, parente di quel Vincenzo Garruzzo coinvolto nellinchiesta dellAntimafia denominata Damasco, il marito Salvatore Larosa, pregiudicato, entrambi proprietari degli immobili sequestrati nel 2008 dai carabinieri, il figlio della coppia, Cristian Larosa, titolare della ditta edile costruttrice dei manufatti finiti nel mirino della Procura, il geometra Giuseppe Savona, direttore dei lavori, il geometra Mauro Filippi, il progettista, e il dirigente comunale Martino Di Marco, che rilasci i permessi a costruire ritenuti illegittimi. Di Marco inoltre imputato anche per abuso dufficio, nonostante, una volta scoperto che successivamente al rilascio dei permessi la propriet sarebbe stata frazionata, abbia annullato gli atti da lui rilasciati e tale vicenda penda ancora al Tar. Per laccusa, con la scusa di un frantoio e di quattro magazzini agricoli, in quella zona sarebbe stata realizzata una lottizzazione abusiva, per una volumetria totale di 9.000 metri cubi e del valore di due milioni di euro. Una vicenda esaminata anche dallAntimafia e dallallora prefetto Bruno Frattasi, nellambito degli accertamenti sulle presunte infiltrazioni mafiose in Comune. A rinviare i sei a giudizio ieri stato il giudice per ludienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Matilde Campoli. Il processo ai sei imputati, difesi tra gli altri dagli avvocati Massimo Procaccini, Corrado De Simone e Massimo Basile, inizier davanti al Tribunale di Latina il prossimo 26 ottobre.
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a cura di C. Pistilli - La Provincia
pubblicato il 13/05/2011 Ore 12:43