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La Direzione Investigativa Antimafia di Roma, su disposizione del Tribunale di Latina, questa mattina piombata a Fondi per confiscare i beni dell'imprenditore Franco Peppe e dei suoi familiari. Ad essere confiscati: una villa con piscina, 4 fabbricati, 36 appezzamenti di terreno, numerose quote societarie riferibili a 11 imprese di Roma e Fondi, e rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.Il Peppe, sin dal 1999, risultato, nel corso delle indagini condotte dalla Dia di Roma, in rapporti di affari tutt'altro che limpidi con la nota famiglia di origine calabrese dei Tripodo, da anni operante nel basso Lazio ed in particolare con Antonino Venanzio. Il sodalizio criminoso era interessato all'acquisto di prodotti ortofrutticoli e alla successiva distribuzione degli stessi proprio attraverso le ditte facenti capo al Peppe, con l'unico scopo di controllare le attivit economiche di taluni settori del Mercato Ortofrutticolo di Fondi. Un quadro emerso grazie all'operazione Damasco 2 del luglio 2010 che port all'arresto di 17 persone tra cui Peppe e Tripodo. Poi, a settembre dello scorso anno, il direttore della Direzione Investigativa Antimafia, generale dei carabinieri Antonio Girone aveva chiesto e ottenuto il sequestro dei beni dell'imprenditore fondano. Adesso, dopo quasi 8 mesi, arrivata la confisca.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 04/05/2011 Ore 16:40