Nel dettaglio si tratta di una calibro 38 special a tamburo, carica con sei proiettili e di una semi automatica a salve, ma opportunamente modificata in grado di sparare cartucce calibro 6,35, caricata con 5 proiettili, oltre a due cartucce calibro 44 semi blindate. Le armi erano nascoste sotto dei sassi, avvolte in una busta di cellophane con del nastro nero. Una volta terminati gli adempimenti relativi al sequestro, gli uomini guidati dal vice questore Massimo Mazio le hanno inviato alla Polizia scientifica di Roma per i rilievi di rito. L’esame balistico permetterà di verificare se siano state utilizzate in alcuni episodi delittuosi, come gli spari contro alcuni negozi che si sono registrati a Fondi negli ultimi tempi. Intanto proseguono le indagini per accertare la provenienza delle due armi. Qualche traccia c’è: il Revolver reca sulla canna il previsto numero di matricola, pertanto al commissariato di largo Evangelista sono in attesa dei risultati della banca dati interforze.