La Procura di Latina ha aperto ufficialmente un'inchiesta sul decesso di Aferdita Peza, la donna albanese di 37 anni morta improvvisamente domenica mattina nell'ospedale Alfredo Fiorini di Terracina, dove si trovava ricoverata da tre giorni.Le indagini sono condotte dai carabinieri della locale compagnia che gi ieri hanno acquisito tutta la documentazione sanitaria utile a chiarire i contorni della drammatica vicenda, su delega del sostituto procuratore Gregorio Capasso. Per oggi prevista la nomina del medico legale ed facile ipotizzare che nella stessa giornata verr eseguita l'autospia sulla salma, nel frattempo nell'obitorio del cimitero di via Anxur. Ad allertare gli uomini del capitano Alessandro Giordano Atti era stato il medico che domenica mattina aveva dovuto affrontare l'emergenza, e subito dopo dare al marito la tragica notizia. L'uomo, un 39enne, anche lui albanese, impiegato nel Mof di Fondi dove la coppia abitava con i loro tre figli, ha reagito con un dolore misto a una comprensibile rabbia, arrivando a minacciare il dottore. Quest'ultimo ha ritenuto opportuno chiamare i carabinieri, ai quali il marito di Aferdita Peza ha voluto sporgere una denuncia formale contro la Asl. L'uomo vuole assolutamente sapere se la morte di sua moglie non poteva essere evitata in alcun modo, oppure se possa esserci stata una qualche responsabilit umana, anche minima. La giovane straniera all'incirca un mese fa era stata operata per una colecisti sempre nell'ospedale di Terracina. Era stata dimessa, ma evidentemente continuava ad accusare dolori tanto che da alcuni giorni era stata nuovamente ricoverata. Domenica mattina la tragedia. Aferdita Peza si era svegliata senza accusare dolori particolari, ma poco prima delle 11 la situazione precipitata. Subito sottoposta alla tac, l'esame avrebbe riscontrato una tromboembolia venosa. I sanitari hanno provato a rianimarla ma non c' stato nulla da fare. La donna morta sotto lo sguardo sconvolto degli stessi sanitari che assolutamente non prevedevano un epilogo del genere
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a cura di R. Recchia - La Provincia
pubblicato il 19/04/2011 Ore 12:23