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Nuova udienza del processo Damasco 2, quello su una presunta associazione mafiosa in grado di condizionare il Comune di Fondi e il Mof. Lintera giornata di ieri stata impiegata per ascoltare quattro investigatori impegnati, tra il 2000 e il 2001, nellinchiesta Nitra, poi confluita in Damasco, i quali hanno parlato delle indagini sui traffici di droga che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati diretti dai fondani Carmelo Tripodo e Aldo Trani.I medici legali incaricati dal Tribunale di Latina hanno intanto depositato le perizie effettuate proprio su Tripodo e Trani, stabilendo che il loro stato di salute compatibile con il carcere, mentre sono ancora in corso gli accertamenti sulla compatibilit con il regime carcerario di Venanzio Tripodo. Davanti al Tribunale presieduto dal giudice Lucia Aielli, a latere Mara Mattioli e Valentina Valentini, ieri sono sfilati due ispettori della squadra mobile di Latina, una della Mobile di Roma, e lex capo della Mobile di Latina, Andrea Curtale. Linchiesta Nitra part con il tentato omicidio di Trani, avvenuto tra il 23 e il 24 marzo 2000, a Fondi, e del quale ritenuto responsabile Giuseppe De Silva, detto Watanga. Grazie a intercettazioni ambientali effettuate nellagenzia funebre Parravano-Trani e a intercettazioni telefoniche, gli inquirenti si convinsero che la vittima del tentato omicidio e il cognato Carmelo Tripodo gestissero traffici di droga e investissero in sostanze stupefacenti anche denaro ricavato con prestiti usurai. In particolare i fondani si sarebbero interessati di far giungere nella Piana dallOlanda ingenti quantitativi di cocaina e hashish. Ieri in aula gli investigatori hanno parlato delle intercettazioni e riferito di aver sentito conversazioni telefoniche in cui si parlava di importare dallOlanda 13.000 chili di droga. Si torner in aula gioved prossimo, per lesame degli ultimi quattro testimoni del pm della Dda di Roma, Maria Cristina Palaia, ovvero quattro investigatori del commissariato di Fondi impegnati nellinchiesta Nitra. Nessun beneficio invece per Carmelo Tripodo e Aldo Trani, ritenuti dai periti del tribunale compatibili con il carcere. Tripodo, difeso dagli avvocati Angelo Palmieri e Gustavo Pansini, ha per gi presentato appello contro la mancata concessione degli arresti domiciliari e oggi il suo caso verr discusso davanti al
Tribunale del Riesame di Roma.
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Articolo
a cura di C. Pistilli - La Provincia
pubblicato il 05/04/2011 Ore 13:29