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Sono stati interrogati ieri mattina Antonio Ciccarelli e Francesco Palermo, i due responsabili della Gival arrestati marted mattina su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. I due fondani, difesi dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Pierluigi Avallone, hanno negato ogni addebito. Ma non solo, hanno presentato anche copiosa documentazione a loro discolpa.Di particolare rilevanza una lettera che lingegner Palermo aveva inviato, in tempi non sospetti, al commissariato e al sindaco di Polistena per avere indicazioni su ditte pulite a cui subappaltare i lavori. Lettera presentata al gip, Tiziana Coccoluto, con tanto di copia della raccomandata con cui stata spedita e ricevuta dellinvio via fax. Una missiva che, come ha detto lo stesso Palermo in sede di interrogatorio, non ha mai ricevuto risposta. In sintesi i due hanno giocato sulla buona fede delle loro azioni. A supporto di tale versione dei fatti, sono i numeri. A loro carico, infatti, sono contestati tre affidamenti ad altrettante ditte vicine al clan Longo, quando, in realt, sono almeno una ventina i singoli affidamenti a ditte terze da parte della Gival a Polistena. Naturalmente diversa la visione del Gip del Tribuanle di Reggio Calabria che ne ha disposto larresto. Sanno benissimo gli organismi della Gival si legge nellordinanza - quali sono state le vicende della ndrina in argomento, quali gli assalti giudiziari, quale lintendimento delle forze dellordine tendenti a braccare il Longo Vincenzo per assicurarlo alla giustizia. Eppure consapevolemente e volontariamente hanno deciso di sub-appaltare lintero ciclo di lavorazione dellappalto pubblico milionario conseguito a ditte e realt imprenditoriali tutte riconducibili a soggetti appartenenti allo stesso clan. I lavori al centro delle attenzioni investigative, come noto, sono quelli per la ristrutturazione del Liceo scientifico Renda. Una vicenda che sta suscitando molto clamore a Fondi soprattutto per la figura di Ciccarelli, a lungo consigliere comunale della citt della piana. Lui e suo cognato Palermo sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 19/03/2011 Ore 12:27