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Due fondani sono finiti in manette nell'ambito di un'operazione della Dda di Reggio Calabria. Si tratta dell'ex consigliere comunale Antonio Ciccarelli e di suo cognato Francesco Palermo.Ciccarelli in qualit di geometra della Gival, Palermo come amministratore unico della stressa societ, che a Fondi gestisce una cava di 180mila metri quadri in via Pantanello. I manette anche altri responsabili dell'azienda: il Gianluca Calzaretta e Francesco Guarini. Gli arresti sono scattati in relazione ad un appalto vinto per alcuni lavori a Polistena, circa due anni fa. Nel dettaglio, la Gival stata aggiudicataria, nell'ambito di un'associazione temporanea d'impresa, della ristrutturazione Liceo scientifico del comune in provincia di Reggio Calabria. Appalto su cui si sono concentrate le attenzioni degli investigatori della polizia e dei magistrati della Dda, che hanno rilevato delle irregolarit. In totale sono 35 le persone arrestate questa mattina. Loro sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Sotto sequestro preventivo due ville residenziali e tredici ditte. Il valore complessivo dei beni per cui sono scattati i sigilli si aggira intorno ai 30 milioni di euro. A fare rumore a Fondi l'arresto di Ciccarelli, detto Tonino, consigliere comunale eletto nelle liste di Forza Italia, dimessosi nel 2009. Non la prima volta che l'ex esponente azzurro finisce al centro delle cronache. A luglio 2008 era stato condannato a due anni per l'emissione di false fatture, Cavin, societ proprietaria della cava di Fondi, e la sopraccitata Gival. Poi assolto dalla prima sezione della Corte di Appello di Roma. Sempre nel 2008 una parte della cava di via Pantanello era stata sequestrata dal Nipaf per irregolarit nello stoccaggio dei rifiuti.
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Articolo
a cura di R. Antonilli
pubblicato il 15/03/2011 Ore 14:12