Nuovo capitolo della controversia legale che contrappone ormai da mesi diverse associazioni di cittadini e consumatori ad Acqualatina, la societ pubblico-privata che, come noto, gestisce il servizio idrico integrato nella provincia pontina e in alcuni centri romani e ciociari.Una vicenda partita in particolare dalla citt di Aprilia - dove centinaia di persone si rifiutano di pagare le bollette ritenendo gli importi eccessivi o comunque frutto di un contratto illegittimo o addirittura inesistente ma che riguarda conseguentemente tutti i comuni della provincia, compresi ovviamente quelli del nostro comprensorio.
Lultima notizia in ordine di tempo riguarda unordinanza del giudice ordinario di Latina che, accogliendo il reclamo presentato dalla societ contro una precedente inibitoria ottenuta dallassociazione Cittadinanzattiva, avrebbe sancito la legittimit di alcuni articoli del regolamento di servizio considerati, dalle rappresentanze dei consumatori e anche da forze politiche di sinistra, vessatori nei confronti degli utenti.
Si tratta in particolare della clausola relativa alle somme versate come spese di istruttoria in caso di diniego alla richiesta di somministrazione; di quella concernente la sospensione del servizio in caso di adeguamento dellimpianto a cura e spese del cliente; e di quella riguardante la facolt del gestore di sostituire gli apparecchi di misura in ogni momento, comunque con preavviso e nel caso di mutate di mutate esigenze tecniche.
Secondo Acqualatina, lordinanza presenterebbe inoltre importantissimi elementi anche rispetto alla possibilit di sospendere la fornitura in caso di mancato pagamento delle bollette.
Il Giudice, infatti, non avrebbe escluso che questo possa avvenire, ma solo stabilito che la sospensione non debba prescindere da giustificati motivi, in particolare da un grave e colpevole inadempimento da parte dellutente.
La Societ resta dunque convinta che in caso di morosit si possa procedere alla sospensione sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali, soprattutto se le modalit di esecuzione sono, come successo finora, caratterizzate dallinvio di un congruo preavviso e dalla graduale riduzione del flusso idrico senza negare la somministrazione essenziale ai bisogni primari.
La replica di Cittadinanzattiva non si fatta per attendere: secondo lassociazione dei consumatori il provvedimento in questione non dice nulla di veramente nuovo e, soprattutto, non incide sulla controversia civile in corso, che deve essere ancora discussa nel merito.
Cittadinanza attiva ritiene pertanto che lordinanza non fornisce alcun elemento che possa preoccupare le decine di cittadini che contestano limporto delle bollette e che sono in conflitto con Acqualatina per il loro mancato o solo parziale pagamento.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 11/11/2006 Ore 14:35