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La riduzione da 37 a 5 degli Sportelli Agricoli di Zona, i cos detti Saz, sta vedendo abbastanza fermento e malcontento nei piccoli comuni agricoli del comprensorio. In prima linea sicuramente gli agricoltori della piana, che si schierano apertamente contro la decisione della giunta regionale targata Renata Polverini che ha deliberato laccentramento di questi uffici nei soli capoluoghi di Provincia. Nella nostra zona erano presenti ben 3 dei 6 sportelli esistenti in provincia, collocati a Fondi, Formia e Minturno.Proprio per questo, gli agricoltori del comprensorio sono davvero su tutte le furie, perch, mentre prima avevano addirittura la possibilit di scegliere dove potersi recare per risolvere le pratiche, ora dovranno recarsi nel capoluogo pontino, perdendo cos almeno mezza giornata di lavoro, perch come ha sottolineato qualche operatore gli uffici a Latina, non che stanno aperti fino alle 20 o in orari comodi per gli agricoltori. Parole forti su tale questione sono arrivate soprattutto da Itri, lassessore al bilancio del piccolo centro Giuseppe De Santis entrato nel merito della decisione, definendo tale scelta lennesimo colpo alleconomia del sud-pontino. Parole forti, se si considera che lassessore espressione di una coalizione di centrodestra molto simile a quella maggioranza presente in Regione. De Santis, poi, ha anche lanciato una proposta allente regionale, anche se con poche speranze, chiedendo una misura meno drastica, magari evitando di sopprimere i 3 Saz di Fondi, Formia e Minturno, riunendoli tuttal pi in ununica sede del sud pontino. Di parere completamente diverso, invece, Salvatore De Meo, sindaco di Fondi, luogo in cui era presente uno degli Sportelli Agricoli di Zona. In una nota, infatti, dichiara: E giusto mettere in atto una complessiva riorganizzazione degli uffici per renderli pi efficienti ed adeguati alle esigenze del territorio regionale e, contestualmente, evitare un eccessivo impegno di risorse economiche. Sempre nello stesso documento, spiega anche come sia un dato di fatto che la Regione abbia deciso di investire sensibilmente nellagricoltura laziale, destinando ben 100 milioni di euro al comparto attraverso il varo dei Piani di Sviluppo Rurale. Unopportunit preziosa poich prevedono aiuti concreti a favore dei giovani agricoltori, dei progetti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, delle nuove imprese, della promozione dei prodotti di qualit Dop, Doc e Igt.
Articolo
a cura di S. Nardone
pubblicato il 19/02/2011 Ore 12:40