Primi freni allacquisizione di propriet in riva al mare da parte dello Stato. Il Tribunale di Roma ha dato ragione a numerosi pontini che si erano visti sottrarre i loro beni, terreni e fabbricati, essendo diminuita la distanza tra questi ultimi e il bagnasciuga a causa dellerosione della costa.Il caso era esploso qualche settimana fa, quando sono iniziati a piovere ricorsi in commissione tributaria da parte di cittadini soprattutto di Sperlonga, che a causa appunto dellerosione si erano visti togliere le loro propriet. LAgenzia del demanio ha comunicato allAgenzia del territorio i cambiamenti apportati alla costa dal fenomeno erosivo, ovvero la diminuzione della distanza tra alcuni fabbricati e terreni e il bagnasciuga, e lAgenzia del territorio passata subito alle volture catastali, facendo diventare quei beni propriet dello Stato. Nel compiere tale operazione, lAgenzia del territorio ha anche comunicato agli ormai ex proprietari che chi intendeva opporsi alle volture catastali poteva presentare ricorso alla commissione tributaria provinciale, essendo i giudici tributari competenti a pronunciarsi sui conflitti relativi a tali volture. In commissione tributaria a Latina sono cos piovuti circa cento ricorsi e, come gi pubblicato su queste colonne, lorientamento dei giudici apparso subito essere quello di dichiararsi incompetenti, essendo deputati a decidere sulla propriet i giudici ordinari, quindi il Tribunale.Emerge, per, ora che alcuni pontini che si sono visti togliere le propriet a causa dellerosione a Sperlonga, ma anche a San Felice Circeo e a Gaeta, hanno sottoposto il caso al Tribunale di Roma, che ha bocciato le volture catastali fatte dallo Stato. Per i giudici romani gli accertamenti sui confini, alla base della sottrazione dei beni ai privati, sarebbero infatti sbagliati e terreni e fabbricati sono tornati ai loro proprietari. La battaglia prosegue intanto anche in commissione tributaria, dove i giudici continuano a riservarsi di decidere ma dove, per alcuni ricorsi presentati dallavvocato Alfredo Zaza DAulisio, i giudici difficilmente potranno invocare il difetto giurisdizionale. Per sei propriet passate nelle mani dello Stato a Sperlonga, lavvocato Zaza dAulisio non ha infatti battuto sulla propriet, ma contestato la validit delle volture catastali cos come sono state fatte, un particolare che potrebbe obbligare a pronunciarsi sia i giudici della I che della III sezione della commissione tributaria provinciale.
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a cura di C. Pistilli - La Provincia
pubblicato il 22/01/2011 Ore 16:50