Un ammasso roccioso dalla forma allungata, che lascia immaginare un drago proteso verso lantica struttura; un simbolismo della lotta tra angeli e demoni, forse non casuale visto che stato riscontrato anche in altri edifici lungo lAppia.Sono le ultime scoperte in ordine di tempo relative al complesso monastico di SantAngelo del Pesclo, una chiesa ed un monastero di origini medievali situati a nord-ovest della contrada fondana di San Magno e oggetto da tempo di accurate ricerche da parte degli storici locali Fernando Secondino, Antonio Marzano, Antonio Masella e Albino Cece.
La presenza di un immaginario drago riportata in antichi testi e sar ripresa prossimamente con la pubblicazione dellAtlante delle Fondazioni florensi, gli ordini dedicati a Gioacchino da Fiore cui legata anche la costruzione delledificio religioso situato nel territorio fondano.
Proprio per la conservazione e il restauro di questa importante emergenza archeologica sono stati concessi nei mesi scorsi circa centomila euro dalla Regione Lazio che ha stanziato un apposito finanziamento al Parco dei Monti Aurunci allinterno del cui perimetro si trova il monastero. I resti di questa storica chiesa si possono raggiungere partendo dalla strada che da San Magno porta alla Madonna della Rocca su Monte Arcano; in un tornante di questa via si apre un sentiero da percorrere necessariamente a piedi per poco pi di mezzora.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 07/11/2006 Ore 15:06