La Commissione sta lavorando all’approvazione di questo piano già da due riunioni, oltre ad aver effettuato un sopralluogo “informale” sabato scorso su tutto il litorale per verificare lo stato dei fatti e, soprattutto, quanti sono gli accessi al mare pubblici e “privati” che devono essere utilizzati dai cittadini. “Dalla minoranza abbiamo provato ad aprire un confronto sereno e costruttivo su tale proposta – commenta Fiore - Confronto che ha visto coinvolte le associazioni degli operatori balneari. Purtroppo, però, - commenta il democratico Fiore - si è fatta un’operazione di accaparramento e di spartizione dell’arenile, che stravolge totalmente il senso di regolamentazione necessaria ed indispensabile. E’ per questo che noi – puntualizzano dal Pd - ad oggi, preferiamo parlare non di Piano di Utilizzo dell’Arenile ma di Piano ad Uso degli Amici. Su parte di queste valutazioni abbiamo riscontrato anche la sintonia con alcuni consiglieri della maggioranza, preoccupati tanto quanto noi di trovarci davanti ad una proposta di P.U.A. del tutto inadeguata alle reali esigenze della collettività. Ed è per questo motivo - secondo Fiore - che nessuna votazione si è avuta nella seduta di ieri sera in Commissione. Noi restiamo del parere che siamo ancora in tempo per elaborare una proposta di P.U.A. largamente condivisa, ma questa deve sancire il diritto sacrosanto dei fondani a poter andare al mare in modo sicuro e in una spiaggia ben attrezzata, e garantire, contemporaneamente nella massima trasparenza e legalità la concessione di spazi adeguati per gli operatori balneari”.

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