La Corte di Appello ha praticamente ribaltato la sentenza di primo grado con la quale erano stati assolti con formula piena i due imputati della morte di Bruno Semenzato. I due sono stati condannati a risarcire i danni da quantificare in sede civile salvandosi da una condanna penale solo per la prescrizione del reato.Il caso risale al 25 aprile 2003 quando Bruno Semenzato, allora 53enne, si rivolse al pronto soccorso dellOspedale San Giovanni di Dio di Fondi perch accusava forti dolori al torace. Fu visitato e dopo aver effettuato un elettrocardiogramma gli fu diagnosticato un problema di natura gastrica. Stessa cosa dopo la visita da parte dellaltro medico di turno dellospedale. Cos Semenzato fu rimandato a casa dove mor poche ore dopo per arresto cardiaco. Nessuno dei due medici, secondo laccusa, si cur di chiedere una consultazione cardiologia, pur avendo eseguito un elettrocardiogramma e nessuno pens di effettuare lesame degli enzimi cardiaci per scongiurare un infarto in corso. Errori e leggerezze fatali secondo la Procura e secondo lavvocato di parte civile. Altro che non luogo a procedere - affermano i componenti del comitato Gli amici di Bruno - la corte dappello stata piuttosto chiara ed il fatto che abbia condannato i due medici a risarcire i danni in sede civile sta a dimostrare che le responsabilit sono risultate piuttosto evidenti. Purtroppo concludono - la burocrazia delle leggi attuali lasciano lamaro in bocca dopo che un reato non pu essere giudicato perch andato in prescrizione. Bruno Semenzato viene ancora oggi ricordato da molti che lo hanno conosciuto per la sua vita continuamente impegnata nel sociale: dalla partecipazione attiva nella parrocchia locale del Salto di Fondi alla vita politica della sua cittadina dove fu uno dei principali fondatori del movimento politico Litorale Fondano e dove pi volte svolse il compito di consigliere comunale.
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a cura di S. Nardone
pubblicato il 13/12/2010 Ore 13:09