Non ci sono dubbi che 404 sottoscrizioni per un appello on line siano tante. Questo il numero di cittadini fondani e pi in generale della provincia pontina, che, in meno di tre mesi, hanno dato il loro appoggio alle associazioni Legambiente e Libera, autrici di un appello per denunciare il gravissimo livello di collusione tra politica e malavita organizzata nel sud pontino. Le associazioni si sono rivolte direttamente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente della commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, al ministro Roberto Maroni e alla governatrice del Lazio, Renata Polverini. Una petizione che torna dattualit alla luce della prime indiscrezioni sulla relazione sementrale della Dia, in cui ancora una volta si parla della provincia di Latina e di Fondi. Lappello pubblicato su articolo21.info, attuale anche alla luce dellintervento televisivo di Maroni, risalente esattamente a due settimane fa, in cui il titolare del Viminale ha ribadito che per lui il consiglio comunale fondano andava sciolto. Non un caso che il documento delle due associazioni parta proprio da Fondi: E passato pi di un anno da quando il prefetto Bruno Frattasi stato trasferito. Il suo nome rimarr per sempre legato alla richiesta di scioglimento per mafia del Comune di Fondi. La commissione di accesso che fu inviata due anni fa nella sede dellamministrazione di quel Comune riscontr in maniera inequivocabile il rapporto tra la criminalit organizzata e settori della politica locale in grado di condizionare lo sviluppo del territorio. Ma non solo, nella missiva-appello, Legambiente e Libera spiegano che questo tipo di situazione prefigura la nascita di una nuova mafia, autoctona, con caratteristiche di resistenza allazione della giustizia e delle forze dellordine: la quinta mafia.
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a cura di R. Antonilli
pubblicato il 06/12/2010 Ore 13:09