A far accendere la miccia è stato soprattutto il punto per i lavori di ampliamento del campo di calcio in località Madonna degli Angeli. La maggioranza, infatti ha portato in consiglio comunale un progetto approvato in commissione urbanistica sul quale, però, si è acceso un grandissimo dibattito. L'opposizione, infatti ha accusato la maggioranza di approvare un progetto illegale, in quanto l'attuale campo sportivo sarebbe di per se fuori da ogni vincolo di legge e di conseguenza non sarebbe a norma neppure il progetto di ampliamento. Oltre a ciò, secondo Claudio Padula di Uniti per Fondi, c'erano anche delle discordanze evidenti tra la delibera di giunta e la proposta della maggioranza presentata in consiglio comunale. Di qui la discussione è stato un continuo botta e risposta tra i banchi della maggioranza e dell'opposizione. Continui momenti di tensione che hanno visto come protagonisti principali il capogruppo del Partito Democratico Bruno Fiore e il consigliere di maggioranza Piero Parisella, che dopo essersele dette di tutti i colori nel foro cittadino, sono stati addirittura separati da alcuni colleghi mentre uscendo dall'aula continuavano animosamente la discussione. Anche il consigliere di opposizione di Progetto Fondi Giorgio Fiore e la presidente del consiglio comunale Maria Luigia Marino, hanno avuto almeno due brevi battibecchi, con la seconda che si è conclusa con l'uscita dall'aula della presidente del consiglio comunale, che ha lasciato temporaneamente il posto al vice presidente Mattei. Momenti di tensione anche e soprattutto verbali, con il consigliere del gruppo misto Arnaldo Faiola, che ha minacciato di trasferire alla Procura della Repubblica i verbali relativi l'approvazione di tale progetto e i consiglieri di maggioranza che si sono apertamente schierati in difesa del proprio operato votando da soli l'approvazione del punto tre. Infatti tutta l'opposizione, sia quella di centro destra che quella di centro sinistra, al momento del voto si è alzata, e rumorosamente e in segnale di protesta ha lasciato l'aula, non partecipando al voto.