Resta praticamente senza una spiegazione certa la morte di Bruno Semenzato, lex assessore del Comune di Fondi scomparso nellaprile del 2003 a soli 54 anni.Nessun elemento utile stato infatti fornito dalla riesumazione della sua salma, effettuata lo scorso maggio nellambito di un procedimento penale che vede imputati due medici dellospedale fondano accusati di non aver effettuato tutti i necessari esami diagnostici in occasione di una visita alla quale lesponente politico era stato sottoposto poche ore prima del decesso.
E quanto dichiarato davanti al giudice unico di Terracina Ciardi dal noto patologo Giovanni Arcudi incaricato dei relativi esami medico-legali.
In base ai rilievi effettuati, il Prof. Arcudi ha potuto solo escludere che il decesso sia attribuibile ad un evento traumatologico, ad un aneurisma o ad una patologia tumorale.
La decomposizione ormai elevata dei tessuti e le condizioni generali della salma non hanno invece permesso di ottenere ulteriori risultati.
Il processo stato dunque aggiornato al 14 febbraio del prossimo anno, quando saranno ascoltati gli imputati.
Come detto, due medici dellospedale di Fondi che sin dal primo momento si sono difesi sostenendo di aver effettuato tutti gli esami diagnostici necessari, tra cui tre elettrocardiogrammi, prima di dimettere lallora assessore comunale.
Di parere diverso i familiari della vittima, costituitisi parte civile, secondo cui Semenzato, dodici ore dopo quella visita, venne stroncato da un infarto, molto probabilmente prevedibile se fosse stato disposto almeno un esame degli enzimi.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 01/11/2006 Ore 14:01