Dopo le parole di Fini ieri alla convention nazionale di Futuro e Libertà anche a Fondi il movimento del presidente della Camera puntualizza alcuni passaggi fondamentali della nuova agenda politica.“E’ il momento di lavorare ad una politica nuova, fatta di idee nuove e coraggiose, che possa finalmente tracciare il percorso che questo comprensorio deve seguire nei prossimi anni”. Ha commentato il coordinatore cittadino Luigi Parisella che ha poi proseguito attaccando sul fatto che “fare politica è diventato solo un modo per partecipare alla spartizione di incarichi e di consulenze, dimenticando che fare politica dovrebbe essere ben altro e cioè servizio civile a disposizione di un’intera comunità”. Il circolo fondano di Futuro e Libertà entra anche nello specifico della politica locale e sul fatto che “ci troviamo in una città che si divide tra rossi e blu quasi fosse una partita di calcio balilla, una città che dimentica i problemi delle aziende, che partecipa poco alle decisioni che contano e che continua a vantarsi del glorioso passato senza però guardare il prossimo futuro”. Accuse dirette agli ex alleati, con cui molti esponenti del nuovo movimento di centrodestra hanno amministrato la città di Fondi in tempi passati. Una sorta di fotocopia di ciò che accade anche a livello nazionale, con la nascita di una nuova destra che vuole essere alternativa anche al Pdl. Si può dire però, che Luigi Parisella, Giorgio Fiore, Egidio Turchetta e Antonio Forte sono addirittura stati i precursori di ciò che sta succedendo a livello nazionale, anticipando un divorzio con le altre compagini di centrodestra di quasi un anno rispetto alla politica nazionale. Secondo quanto affermato degli esponenti del nuovo soggetto politico “Futuro e Libertà lavorerà affinché si possa cambiare nel meglio, senza la pretesa di ottenere il solito rendiconto ma con la voglia di essere protagonisti di un cambiamento che non tarderà ad arrivare”. Mettendo in evidenza quell'aspetto riformista del centrodestra, che il presidente Fini ha anche evidenziato ieri nel discorso-fiume di Bastia Umbra e che forse segna il più forte spaccato con la politica della destra italiana, caratterizzata da sempre dal conservatorismo, spostandosi così verso l'esperienza delle destre del modello europeo.
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a cura di S. Nardone
pubblicato il 08/11/2010 Ore 13:44