Pesa 5 chilogrammi, ha un diametro di 45 centimetri ed commestibile. Non un indovinello ma lidentikit del mega-fungo trovato da Giuliano La Rocca a Itri, sulla vetta del Monte Ruazzo, a ridosso di un pascolo.Lultimo esemplare era stato trovato ben 31 anni fa dal guardiaparco Antonio Masella che ancora ricorda lepisodio con grandissimo stupore.
Anche se sono passati oltre trentanni ha raccontato Masella col sorriso ricordo quel giorno come se fosse oggi: amo da sempre la montagna e quel mattino decisi di andare a fare una escursione in alta montagna. Arrivato sul crinale di Monte Ruazzo, mentre osservavo il paesaggio, allimprovviso, poco distante da me, dietro alcune rocce avvistai un qualcosa simile ad un fungo. Ma era tanto grande che io stesso stentai a crederci. Immaginate la meraviglia che provai.
E la stessa sensazione deve averla provata La Rocca alla vista di una belva di tali dimensioni. Lenorme fungo stato fatto analizzare dal micologo Gino Maggiacomo che lo ha catalogato come una specie appartenente allordine dei Gasteromiceti, altamente commestibile.
Questo tipo di esemplari ha spiegato il biologo - a maturit si lacera su tutta la superficie del perizio per consentire la dispersione delle spore che, trasportate dal vento, assicurano continuit alla specie. Le spore ha aggiunto lesperto entrando nel dettaglio - maturano in seno ad una soffice massa commestibile di nome gleba, racchiusa da una duplice protezione sacciforme di nome peridio.
Ad ogni modo, nonostante il perfetto meccanismo di spore, gleba e peridio che assicura la continuit della specie e ne scongiura lestinzione, di certo, trovarne un esemplare cos grande un fatto da guinness .
Secondo gli antichi ricettari locali, il fungo delizioso se consumato alla brace, condito con olio di oliva itrana, limone, sale e pepe nero.
Giuliano La Rocca lo ha lasciato per qualche giorno esposto presso il Bar del Corso di Itri per far ammirare ai suoi concittadini una delle specie alimentari che si possono trovare spontaneamente nel territorio del Parco dei Monti Aurunci, e poi, viste le dimensioni, se l pappato in compagnia.
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a cura di B. Savodini
pubblicato il 07/07/2010 Ore 13:23