Un intervento pronto e tempestivo avrebbe potuto salvare la vita di quella bimba. sconvolto e amareggiato Vincenzo Viola, il chirurgo del San Giovanni di Dio responsabile della struttura di primo soccorso nata questanno a Sperlonga. Se gli assistenti ai bagnanti di Sabaudia fossero stati pronti ad intervenire, usando le giuste manovre, forse quella bimba sarebbe ancora viva. duro e non risparmia critiche il responsabile del centro intitolato al medico Oreste Palmieri. Non
davanti alla morte di una bimba di cinque anni. Non dovrebbero accadere certe cose. Ho tenuto gratuitamente pochi giorni fa un corso di primo soccorso a Sperlonga destinato ai bagnini del servizio torrette (quelli della coop. sociale Terracinae Jobs) e quelli impiegati negli stabilimenti privati. Lho fatto perch credo fortemente che un progetto del genere possa servire a salvare vite umane. Linevitabile rammarico che il progetto stato seguito solo dal 50% del personale addetto. troppo poco. A settembre ricominceremo con i corsi e tutti dovranno venire. una questione di coscienza. Perch cose terribili come quella accaduta sabato non debbano pi verificarsi. triste dover constatare che solo davanti
ad episodi cos terribili ci si renda conto dellimportanza della prevenzione. Come pure della necessit di un servizio sul posto di pronto soccorso. Sperlonga in estate passa dalle 3mila alle 15mila
presenze. E non c una struttura di pronto intervento sul posto. Il massimo del servizio unambulanza del 118 che stata destinata alla cittadina turistica per tutta la stagione. Ma non basta commenta Viola. - Punteremo il prossimo anno a portare almeno una guardia medica, anche se lideale sarebbe avere una vera e propria struttura di pronto soccorso. Certo che con landamento della sanit sembrerebbe unutopia, se si considera che pure la struttura dedicata alle emergenze del San Giovanni di Dio, che serve solo in inverno 50mila cittadini, si sta riducendo sempre di
pi in favore del pronto soccorso di Terracina, dove per forza di cose le urgenze in estate diventano un dramma. Ecco. Episodi come quello di Sabaudia una volta accaduti almeno servano a qualcosa. A muovere gli animi verso la prevenzione. E non solo quelli degli assistenti ai bagnanti. Perch tutti sono bravi a parlare di buoni propositi. Poi per quando accadono cose come queste
la realt parla da s. E dice che al centro delle politiche sanitarie non il paziente.
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a cura di I. Chinappi - Il Territorio
pubblicato il 05/07/2010 Ore 13:13