Come dice il saggio e vecchio detto prima o poi la verit viene a galla. Ed in effetti il fatto era rimasto sotterrato per un bel po di tempo, per quieto vivere forse o per rispetto della religiosit.Ma poi, il Consigliere del Pd Bruno Fiore andato a ripescare il fatto e la bomba esplosa.
Loggetto della discordia la sede degli ex uffici dell URP: un locale che, dopo unaccesa discussione (con tanto di risonanza mediatica), il prefetto Guido Nardone aveva concesso in comodato gratuito allAVIS di Fondi con delibera nr. 95 del 4 marzo 2010.
Un sogno ad occhi aperti per i donatori di sangue che, dopo 24 anni di ricerche, avevano finalmente una spaziosa ed accogliente dimora. Ma i sogni durano poco e dopo soli 18 giorni il prefetto firma una seconda delibera con la quale toglie allAVIS i locali dellex URP concedendogli quelli dellex ONMI: un locale vecchio, malmesso e da risistemare.
La leggenda narra (ma a dire il vero questa versione la conoscono in tanti) che i francescani volessero lintero stabile dellex Casa Comunale, URP compreso, con conseguente sfratto dellAvis.
Secondo alcuni si tratta di un accordo stipulato con la precedente amministrazione, secondo altri di un capriccio, ma sta di fatto che per accontentare i frati sarebbe intervenuto persino lArcivescovo dOnorio.
Loro malgrado, gli avisini avrebbero lasciato correre la cosa, per quieto vivere pi che altro ma, a 25 giorni dal trasferimento, la pulce arrivata nellorecchio di Bruno Fiore che non ha resistito e ha denunciato la cosa. Ad infastidire il consigliere sarebbe stata soprattutto limprovvisa comparsa della targa Ufficio Parrocchiale sulla porta dellURP: un gesto che Fiore ha definito un abuso o quantomeno un appropriamento poco ortodosso della sede.
Bisogna dire ha aggiunto lesponente del Pd che lAVIS di Fondi da tutta questa vicenda ha ricevuto anche un danno, avendo dovuto sobbarcarsi le spese di registrazione di due comodati gratuiti nel giro di 30 giorni e lonere di risistemare un locale dismesso.
Ora Fiore lancia un appello al primo cittadino chiedendo la rimozione della targa e soprattutto di fare chiarezza su quale siano le reali intenzioni della Giunta in merito alla destinazione dei locali dellintera ex Casa comunale.
Lo stesso suggerisce poi come possibile uso del locale quello di centro anziani, gi rivendicato da Giovanni Spirito, o per esempio di sede per qualche associazioni culturale.
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a cura di B. Savodini
pubblicato il 16/04/2010 Ore 12:14