Mentre cresce la preoccupazione dell'utenza ospedaliera alla notizia comunicata qualche giorno fa secondo la quale la Regione Lazio si appresterebbe a chiudere diciotto ospedali nel suo ambito territoriale, Franco Addessi, dirigente sindacale della Cgil Funzione pubblica-Sanit, ha dato l'aut aut ai vertici aziendali dell'Asl."O sanate il vostro debito, per quanto riguarda la corresponsione dei buoni pasto, nei confronti dei lavoratori del settore ospedaliero (amministrativi, medici, infermieri), oppure il sindacato proclamer lo stato di agitazione e il personale adir le vie legali presso il giudice del lavoro. Se fino a qualche giorno fa la protesta coinvolgeva il personale del presidio centro (Terracina, Priverno e Fondi), adesso sono circa mille i creditori di questo diritto nei confronti dell'Asl. Alla nostra lotta sindacale - sottolinea Addessi - si sono aggiunti i dipendenti ospedalieri dei nosocomi di Formia, Gaeta e Minturno. La Asl sa di dover corrispondere questi sacrosanti diritti a chi ne ha titolo. Perch, allora si chiede Addessi - ci si ostina a farlo solo dopo battaglie legali che, in termini di soldi, rappresentano un'ulteriore spesa per le casse dell'Asl e, di conseguenza, dei contribuenti?. Poi la proposta: Dato che l'Asl deve commissionare la stampa dei buoni pasto a una specifica ditta, perch, anzich accrescere le spese con la stampa tipografica dei "ticket ristorante", non paga direttamente nella busta paga il corrispettivo dei buoni pasto per il periodo che va da luglio a dicembre 2009, per tornare, dal periodo che va dal 1 gennaio 2010, al sistema dei buoni elargiti sotto forma di blocchetto come ha sempre fatto nel passato"?
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a cura di La Redazione
pubblicato il 08/03/2010 Ore 13:28