Caso Fondi, la storia prosegue. Dopo quanto stabilito dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa, ovvero di non sciogliere il consiglio comunale e di andare alle urne a marzo, non si arrendono le forze politiche del Pd e dell'Italia dei Valori.Infatti ieri il Partito Democratico ha presentato alla Camera un'interpellanza proprio sul caso Fondi, la cui prima firmataria stata l'onorevole Laura Garavini. Nel corso della presentazione di tale interpellanza alla Camera intervenuta l'onorevole Sesa Amici, la quale ha rammentato di un altro paesino sciolto per infiltrazioni mafiose. Il comune in questione quello della Siciliana, dove nel 2008, i dirigenti comunali si dimisero a pochi giorni prima del pronunciamento del governo, ma nonostante le dimissioni, il comune venne sciolto lo stesso.
PerPina Picerno, altra esponente del Pd, nonch firmataria dell'interpellanza, la conclusione del Caso Fondi una ''conclusione gravissima di una vicenda gravissima che ha dell'incredibile. Siamo di fronte ad una vera e propria aberrazione giuridica, ad una scelta non chiara e non trasparente''.
A difendere la decisione del governo e quindi a controbattere ieri i deputati del Pd c'era il sottosegretario per l'interno Nitto Francesco Palma il quale ha affermato: ''Non vi stata alcuna sottovalutazione. L'intervento di scioglimento ordinario non impone che sia necessariamente adottato un provvedimento di scioglimento per infiltrazioni malavitose, le cui condizioni vanno esaminate caso per caso, e la cui relativa decisione non pu costituire precedente. Il consiglio dei Ministri-conclude Palma-ha ritenuto pi opportuno restituire la parola agli elettori in occasione del turno elettorale amministrativo di primavera invece che avviare la gestione commissariale per 18 mesi''.
Non si discuteva di Fondi solo in Parlamento, ma anche in piazza, dove stato avviato un corteo contro le mafie.
Alla manifestazione erano presenti Bruno Fiore, coordinatore della sezione locale del Pd, l'associazione contro le mafie ''Antonino Caponetto'' e il partito dell'Italia dei Valori capeggiato dal senatore Stefano Pedica e dal segretario Provinciale Enzo De Amicis.
''Finch avremo fiato in corpo continueremo a protestare contro la decisione del governo di non sciogliere il Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose'' afferma Pedica che prosegue nella sua lotta incentrata sulla legalit, senza accennare minimamente a segni di resa.
''E' un comportamento vergognoso che dimostra quanto questo esecutivo in tema di mafia predichi bene e razzoli male, incorrendo in serie ipotesi di reato come il favoreggiamento o il concorso esterno in associazione mafiosa, in quanto non sciogliendo di fatto ha permesso che i consiglieri indagati si possano ricandidare alle prossime elezioni a marzo''.
La battaglia del Pd e Idv prender anche la via legale in quanto, come ha dichiarato De Amicis: ''abbiamo messo in moto il nostro studio legale e lo stesso hanno fatto gli altri gruppi di opposizione''.
Insomma, la triste vicenda del Caso Fondi sembrava essersi conclusa il 9 ottobre scorso, dopo la decisione del governo Berlusconi, ma per l'opposizione non cosi. E la battaglia continua.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 16/10/2009 Ore 13:12