La maggioranza del comune di Fondi non faccia il gioco delle tre carte ai danni dei cittadini onesti. Le dimissioni del sindaco Parisella, della sua giunta e dei consiglieri comunali sono un'operazione di facciata per garantirsi un futuro politico ed evitare le conseguenze della legge. Ad affermarlo Luigi De Magistris, eurodeputato dell'IdV. importante - spiega l'ex pm - che il comune di Fondi sia sciolto dal Governo per mafiosit e che un commissario con pieni poteri straordinari faccia luce sulla collusione tra politica e mafia che si realizzata non solo a livello comunale, ma anche amministrativo. Il rischio - prosegue de Magistris - che questa contromossa porti alla nomina di un commissario con poteri normali che avr solo il compito di condurre a nuove elezioni la citt di Fondi, consentendo cos ai componenti di questa giunta, oggi dimissionari, di ricandidarsi. Insomma - conclude De Magistris - la vecchia italica politica del Gattopardo: cambiare tutto perch niente cambi, con il silenzio complice del ministro dell'Interno, nei fatti delegittimato dal Governo e la cui credibilit politica e morale ormai legata esclusivamente alle sue dimissioni.
Ma nel caso Fondi scendono sul ring anche i Sindacati, in particolare la Cgil nazionale. Sul mancato scioglimento del Consiglio comunale di Fondi lo Stato assente. Il Governo dia una risposta. La nostra organizzazione - si legge in una nota - non pu accettare che infiltrazioni tanto evidenti nell'amministrazione e nell'economia del territorio di Fondi, accertate dalla magistratura, siano adesso liquidate burocraticamente, saltando a pi pari il procedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose, indispensabile per rilanciare la legalit e la vita democratica. La Cgil chiede al Governo di procedere comunque allo scioglimento, per non lasciar cadere anche questa vicenda nel silenzio, e per dare una risposta agli inquietanti interrogativi sollevati da un'assenza grave e, francamente, colpevole.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 06/10/2009 Ore 13:45