“Il Presidente Cusani, a proposito di ‘talebani della politica’, – continua – sembra l’ultimo ancora teso a continuare questa impostazione, difendendo ciò che ormai appare indifendibile agli occhi non solo dell’opinione pubblica, ma degli stessi ministri ed esponenti del centrodestra.”
“Quando un’alta carica istituzionale parla di ‘pezzi deviati dello Stato’ che insieme a settori della politica e dell’editoria avrebbero architettato una manovra ai danni del Comune di Fondi – continua il Consigliere Di Resta – mina la credibilità delle istituzioni tutte, e ha il dovere di dichiarare esplicitamente quali sarebbero i pezzi deviati dello Stato. Quelli che hanno fatto il loro dovere e hanno certificato con dovizia di particolari la situazione grave che si era venuta creando nel Comune di Fondi?”
“La carica istituzionale del Presidente Cusani è incompatibile con il continuo e sistematico ruolo di delegittimazione delle istituzioni a tutti i livelli quando queste non si accodino supinamente alle sue impostazioni e volontà politiche. Serve un’assunzione di responsabilità politica che riporti serenità al confronto politico e istituzionale”.
Infine Di Resta parla del prossimo CdM: “Il Consiglio dei Ministri assuma una posizione nitida per non dare la sensazione di assecondare un gioco della parti, e soprattutto per restituire certezza e dignità ai cittadini di Fondi che hanno il dovere di sapere quanto accaduto in questi anni, per poter difendere e salvaguardare una immagine infangata da amministratori che la città di Fondi non merita”.