Sequestrati i beni immobili e le societ al faccendiere dell'operazione Damasco 1 su disposizione della Divisione Anticrimine.Il personaggio, geometra 49enne, era balzato alle cronache per essere stato arrestato nel corso della nota operazione e ora, a distanza di pi di un anno, si vede sequestrati beni per un valore complessivo di un milione di euro circa.
L'uomo era stato accusato di aver messo a disposizione le sue societ e la propria intermediazione per cercare di ripulire il denaro proveniente da attivit illecite, in particolare da pratiche usuraie. Il geometra pontino stato protagonista insieme ad altri due nomi noti, allalba del 13 febbraio 2008 nelloperazione denominata Damascoche ha portato in Fondi allesecuzione, da parte dei Carabinieri di quattro ordinanze di custodia cautelare. Laccusa nei loro confronti, riportata dai maggiori quotidiani locali stata di: usura ed estorsione in concorso, aggravata dalle modalit mafiose. Come si ricorder colui che era considerato il boss dellorganizzazione, fu accusato di prestare i soldi a piccoli imprenditori e commercianti della zona per poi tassare il prestito con interessi che a volte superavano anche il 120%. Le vittime, il pi delle volte erano costretti a cedere le loro propriet per estinguere un debito impossibile da colmare in denaro. In alcuni casi lo stratagemma che gli stessi utilizzavano per giustificare la provenienza degli assegni ricevuti in garanzia dei prestiti usurai effettuati era quello di far emettere alle stesse vittime fatture per lavori mai prestati a favore delle societ riconducibili ai responsabili dello strozzinaggio, correlate da assegni a 30, 60 o 90 giorni. Ed cos che ai presunti usurai stato trovato un patrimonio di diversi milioni di euro sequestrati lo scorso autunno a seguito di certosine indagini patrimoniali e finanziarie, ordinate dal Questore di Latina Dott. Nicol DANGELO ed eseguite dalla Sezione Specializzata della Divisione Anticrimine. Sul medesimo impulso sono state avviate e proseguite le indagine amministrative e patrimoniali a carico del gemetra 49enne in questione. Contemporaneamente, stato analizzato il profilo criminale dello stesso, costellato da varie denunce per violazioni dei doveri di custodia di cose, evasioni fiscali, violenza o minaccia ad un corpo politico o amministrativo. Rilevante stata anche laccusa di concorso in associazione a delinquere per commettere i reati di usura avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo derivante dalla circostanza che alcuni dei protagonisti sono legati da vincoli di parentela ad appartenenti alla cosca BELLOCCO-PESCE della Ndragheta calabrese. In tale contesto il ruolo del 49enne era soprattutto quello di mettere a disposizione la sua societ per lemissione di fatture finalizzate a giustificare le entrate di rilevanti somme di denaro, pagate dalle vittime nonch per lintestazione dei titoli di credito emessi dagli usurati in favore delle citate societ e da queste girate agli altri componenti della presunta associazione. Pi di recente lo stesso, stato deferito all'autorit Giudiziaria per concorso nei reati di riciclaggio e divieto di intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro, per aver partecipato al trasferimento di parte di denaro di provenienza illecita e concorso in appalto di manodopera in violazione di legge. In proposito il Tribunale di Latina, accogliendo le risultanze emerse dalle indagini patrimoniali e bancarie, ha ordinato il sequestro preventivo degli immobili intestati alla EL GI s.r.l, societ unipersonale. I beni confiscati riguardano 6 appartamenti e 10 locali di varie dimensioni.
E' stata inoltre sequestrata lintera partecipazione del 49enne nella societ EL.GI srl. Il Collegio penale che ha disposto il sequestro ha fissato la discussione in Camera di Consiglio della sorveglianza speciale per il prossimo autunno.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 22/07/2009 Ore 13:35