Ieri il responso del gip del Tribunale di Roma in merito all'annullamento delle ordinanze di custodia cautelare legate al maxi blitz dell'Antimafia datata 6 luglio scorso, tardava ad arrivare, i legali erano in fibrillazione in quanto lo spiraglio per una loro possibile liberazione si era aperto lo scorso venerdì nel corso dell'udienza tenutasi presso il Tribunale del Riesame. A tal proposito i difensori dei quattro arrestati avevano sollevato delle eccezioni relative ad alcuni difetti di notifica, cosa che aveva portato all'annullamento delle misure restrittive disposte dal giudice titolare dell'inchiesta, D'Emma. Se la linea mantenuta da quest'ultimo non fosse stata confermata dal suo sostituto con un rifiuto alla richiesta di reiterazione delle misure di custodia cautelare, a quest'ora Izzi, Bracciale ed i Peppe sarebbero tornati in libertà.
Al momento ai legali degli arrestati non resterà altro che presentare una nuova istanza di remissione di libertà. Su questa linea è prevista invece per domani l'udienza davanti al Riesame per la dirigente del settore attività produttive del comune Tommasina Biondino e del pari grado con delega ai Lavori pubblici Gianfranco Mariorenzi. Mentre venerdì toccherà a Venanzio Tripodo e Antonio D'Errigo. Per tutte le altre persone coinvolte nell'inchiesta invece le loro posizioni saranno discusse presso il Tribunale della Libertà in date da destinarsi.