A denunciare l'accaduto era stato un comunicato diffuso agli organi di stampa dal Commissariato di Polizia di Fondi subito dopo l'accaduto lo scorso martedì 14 luglio. Forse a causa di qualche ambiguità lessicale da parte degli addetti stampa o di qualche particolare ancora da chiarire, sembrerebbe che si sia venuto a creare un terribile malinteso. Presso il cantiere, che di fatto non sarebbe mai stato chiuso, secondo le testimonianza degli stessi operai, ci sarebbe infatti un solo lavoratore rumeno e per giunta in regola: in sostanza dei controlli ci sarebbero stati ma avrebbero constatato soltanto la mancanza di documenti personali, circostanza poi regolarizzata presso il locale Commissariato di Polizia.
A smentire la notizia ufficialmente è stato un comunicato emesso dal Comune di Fondi nella giornata di ieri.
“Ancora una falsità talmente macroscopica – dichiara il Sindaco Parisella – da non saper più quale norma di legge, quale deontologia professionale, quale criterio di buon senso occorra invocare per denunciare una sistematica e fuorviante azione disinformativa esercitata in dispregio di ogni più elementare e basilare norma di condotta e di convivenza civile”. Il Primo cittadino passa poi in rassegna i titoli scandalistici apparsi sui vari quotidiani nonché alcune informazioni non corrette trasmesse anche dalla nostra emittente.
“Del fermo dei lavori – prosegue Parisella – nessun cittadino di Fondi, nessun turista e nessun titolare di attività adiacente l'area dei lavori si è accorto sia nella stessa giornata sia nella mattina seguente. Il fatto vero è che nessun provvedimento di sequestro o di blocco dei lavori è stato disposto dalle autorità competneti. Riguardo agli otto lavoratori stranieri, in possesso del visto di lavoro, è stata riscontrata solo la mancanza di documenti personali, corcostanza poi regolarizzata presso il locale Commissariato di Polizia. “Su tale specifico episodio – conclude il Sindaco – sono state riferite notizie completamente false e costruiti articoli di specifico spazio ed evidenza, volti esssenzialmente a denigrare e criminalizzare l'operato dell'amministraizone comunale”.