L'ultima sollecitazione in ordine di tempo proviene da Laura Garavini, capogruppo del Pd nella commissione antimafia, la quale ha annunciato che "ieri alla Camera il governo, dopo il lungo pressing dei Democratici, si è impegnato a prendere una decisione nel prossimo consiglio dei ministri sullo scioglimento del comune di Fondi". “Il governo è molto in ritardo – afferma la parlamentare dopo aver snocciolato i vari fatti del caso Fondi - il consiglio dei ministri ancora non ha preso una decisione, pur avendo appena approvato una legge che lo impegna a farlo entro tre mesi. Ora - conclude Laura Garavini - ci aspettiamo che il prossimo consiglio dei ministri provvederà dunque a colmare il tempo perduto: lo scioglimento è atteso da tempo e solo attraverso questa scelta si potranno restituire al territorio di Fondi istituzioni trasparenti e fiducia da parte dei cittadini". Tempestiva la risposta del senatore Claudio Fazzone che, come sempre, difende a spada tratta la sua Fondi.
“La collega Laura Garavini – esordisce il Senatore del Pdl - con la sua dichiarazione conferma che il 'caso Fondi' nel corso di questi mesi è sempre più diventato un affare prettamente politico ed i rappresentanti del Pd, a tutti i livelli, comunale, regionale e nazionale, continuano a dimostrarlo”. Secondo Fazzone infatti con tali sollecitazioni si sarebbe venuta a creare una sorta di pressione politica nei confronti delle indagini e del Consiglio dei Ministri.
“Gli accadimenti di Damasco 2 – incalza il senatore - hanno dimostrato l’estraneità dell’amministrazione comunale di Fondi rispetto al teorema propagandato dal Pd, che ha visto coinvolto un rappresentante politico espulso al 2008 dal partito e dove la stessa amministrazione comunale si è costituita parte civile. Per il resto – conclude lo stesso - ci adegueremo a qualsiasi decisione che su questa vicenda il consiglio dei Ministri vorrà adottare, sulla scorta però delle considerazioni contenute negli atti ufficiali e non nella sentenza, già scritta, dai rappresentati del Pd e da qualche altro giustizialista a tempo pieno”.
Sulla questione è intervenuto sempre nella giornata di ieri il sottosegretario per l'economia Luigi Casero che ha risposto alle interpellanze del PD a nome del Governo.
Secondo lo stesso le motivazioni di un tale ritardo circa una decisione così importante sarebbero da attribuire alle vicende giudiziarie che solo in questi ultimi giorni hanno trovato dei risvolti concreti. Casero ha comunicato che una decisione sarà presa nella prossima riunione del Consiglio dei Ministri.